2-- Dittatura della maggioranza. Conte e Schlein volevano il muro contro muro sul salario minimo, 3- Torino, puniti gli antagonisti: era ora, adesso chi occupa rischia la galera
10.12.2023 G.Ferrara,M.Lavia, Osmetti,Ilfoglio,libero lettura2'
1-L'EDITORIALE DELL'ELEFANTINO Bonus vaccino: basta rompere le palle allo stato
GIULIANO FERRARA 09 DIC 2023 ilfoglio.it
Si sa cos’è il Covid, si sa che è in giro la quinta dose, ottima e abbondante. I siti funzionano, anche i centri e le prenotazioni. Chi ha detto che le cose non vanno? Ma perché siamo diventati così masochisti?
Ci vorrebbe forse un Superbonus al 110 per cento per la nuova campagna vaccinale. Uno va, si vaccina e lo stato gli paga una tantum il costo del vaccino aumentato di dieci punti percentuali. Poi Giorgetti e l’Eurostat e Gentiloni in qualche modo faranno. La moneta deve girare, come sta imparando a sue spese perfino la Germania con i suoi bilanci fino a ieri immuni da debito ovvero colpa. Poi direi, in combutta con Meloni, Fazzolari e gli altri ardenti propugnatori di deroghe e proroghe del famoso Superbone, direi: aridatece Conte, Speranza e magari anche Fraccaro…..
2-- Dittatura della maggioranza. Conte e Schlein volevano il muro contro muro sul salario minimo, e ora si lamentano del muro
Cinquestelle e Pd hanno trattato il tema della minima retribuzione come se fosse la battaglia di Lepanto. E il governo Meloni ha evitato il dialogo per non dare loro una vittoria significativa. Risultato? Questa sarà la legislatura meno produttiva della storia repubblica…
Mario Lavia linkiesta.it estratto
3- Torino, puniti gli antagonisti: era ora, adesso chi occupa rischia la galera
Claudia Osmetti 10 dicembre 2023 liberoquotidiano..estratto
Otto mesi e dieci giorni di carcere, più alcune centinaia di euro di multa: è a quanto il tribunale di Torino ha condannato, giovedì mattina, sedici ragazzi (molti dei quali antagonisti) che nel maggio del 2021 hanno occupato, non per una ma per due volte di fila, un’aula del campus Einaudi, nel cuore della città piemontese. Una sentenza secca, di cui se ne leggono poche, arrivata al culmine di un processo che aveva rinviato a giudizio 23 persone (e che, quindi, ne ha assolte una decina).
Un’inchiesta portata avanti da due magistrati, i pm Paolo Scafi e il collega Enzo Bucarelli, e che si è concentrata su due episodi (ossia su due occupazioni) distinti: il primo, il 13 maggio di due anni fa; il secondo, qualche giorno dopo. Sempre lì, però. Sempre nell’aula C1 del campus universitario Einaudi. Il tutto era iniziato come “risposta” del centro sociale Askatasuna per il sequestro preventivo di uno spazio, poi si è protratto per giorni e persino per notti.