1-LA RIUNIONE DEI MINISTRI DEGLI ESTERI DEL G7Sanzionare l'Iran non basta più. 2- La risposta debole dell'Ue alla Russia incoraggia

Categoria: Italia

gli altri aggressori, come Teheran, dice la premier estone 3- IL PD Ma Elly dov'è? I candidati la cercano, lei si ritrae e rinvia ogni decisione sulle liste 4- A BARI In Puglia Emiliano ha trovato il modo di sopravvivere: Giuseppe Conte

18.4.2024 G.Pompili, D. Carretta, S. Cannetteri, G. De Campis ilfoglio.itlettura4’

Estratti articoli

1-LA RIUNIONE DEI MINISTRI DEGLI ESTERI DEL G7Sanzionare l'Iran non basta più

GIULIA POMPILI 18 APR 2024

    

Blinken arriva a Capri con un pacchetto di nuove sanzioni americane, ma le resistenze sono molte. Serve una risposta decisa e unitaria dell’occidente contro Teheran. I vecchi schemi superati dai fatti

L’agenda della riunione dei ministri degli Esteri del G7 e dei paesi e delle istituzioni invitati continua a cambiare. La ministeriale, considerata la più importante del G7 dopo quella dei capi di stato e di governo, è iniziata ufficialmente ieri sotto la presidenza italiana: ma se la prima riunione, quella in programma alle 9 e 30 di stamattina, avrebbe dovuto essere dedicata all’Ucraina – vista anche la presenza a Capri del ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba e del segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg – adesso la priorità dei leader delle grandi economie del mondo è un’altra: l’Iran. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ieri sera ha avuto un bilaterale con il segretario di stato americano Antony Blinken, con il quale il vicepremier ha detto “c’è massima sintonia”. Eppure nessuna delegazione per ora si sbilancia sulle misure che i ministri discuteranno contro Teheran: altre sanzioni? “Se lo decidono rimane da vedere, ma questo sarà il tema”, dice al Foglio una fonte del dipartimento di stato che preferisce restare anonima perché non autorizzata a parlare dell’argomento. La questione più urgente è quella di trovare una risposta occidentale efficace e unitaria contro l’Iran, che per la prima volta lo scorso sabato notte ha colpito direttamente il territorio israeliano, ma non è l’unico: c’è il problema delle difese aeree ucraine, della Difesa dell’Europa e una diplomazia spesso lenta e non sufficientemente efficace, che non riesce a stare al passo con i quattro paesi sempre più allineati nel tentativo di rovesciare l’ordine mondiale, ovvero Russia, Cina, Iran e Corea del nord.

2-A BRUXELLES La risposta debole dell'Ue alla Russia incoraggia gli altri aggressori, come Teheran, dice la premier estone

DAVID CARRETTA 18 APR 2024

    

Dal Consiglio europeo che si prepara a chiedere a Israele di evitare un’escalation con una rappresaglia contro l’Iran, si alza la voce di Kaja Kallas: "Tutti gli aggressori internazionali si sentono rafforzati dalle nostre risposte deboli"

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Bruxelles. Mentre il Consiglio europeo ieri si preparava a chiedere a Israele di evitare un’escalation con una rappresaglia contro l’Iran per l’attacco diretto della scorsa settimana, la premier estone, Kaja Kallas, ha proposto una strategia molto diversa. “Il mondo libero deve dimostrare la volontà di sconfiggere l’aggressione russa in Ucraina. Tutto dipende da questo”, ha detto Kallas prima dell’inizio del vertice. “Dobbiamo imparare dalla storia. Negli anni 1930 l’invasione italiana dell’Abissinia, la militarizzazione della Renania e la guerra civile in Spagna non erano eventi separati. Erano tutti connessi”, ha spiegato la premier estone. Oggi siamo tornati negli anni Trenta. L’attacco iraniano contro Israele, il pogrom del 7 ottobre condotto da Hamas “derivano tutti dalla nostra risposta troppo debole all’aggressione russa in Ucraina. Tutti gli aggressori si sentono rafforzati da questo”….

3- IL PD Ma Elly dov'è? I candidati la cercano, lei si ritrae e rinvia ogni decisione sulle liste

SIMONE CANETTIERI 18 APR 2024

    

Schlein introvabile: sfugge ai questuanti del suo Pd in attesa della lunga notte dem delle liste. “Le candidature? Sono nella mente di Dio e di Elly”, raccontano, sconsolati, gli eurodeputati

Tutti la cercano e, come spesso accade, nessuno la trova. A Roma, Bruxelles, Potenza o Bari. Poco importa. D’altronde è tempo di liste in casa Pd, materiale infiammabile da maneggiare con cura. E perfino la segretaria Elly Schlein, così diversa dai suoi predecessori, si comporta come da tradizione. Agenda mobile, inafferrabile, pronta a sgusciare. Messaggio di un segretario regionale dem: “Ciao, Elly, quando possiamo parlare un secondo?”. “Risposta: “Ti cerco io”….

4- A BARI In Puglia Emiliano ha trovato il modo di sopravvivere: Giuseppe Conte

GABRIELE DE CAMPIS 18 APR 2024

    

Schlein chiede un azzeramento della giunta. Ma il governatore esclude scelte drastiche, strizzando l'occhio al leader M5s, a cui vuole dare carta bianca sulla "legalità"

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Bari. La “fase nuova” del campo progressista in Puglia? Non pervenuta. Elly Schlein chiede, dopo le inchieste giudiziarie, una sorta di “azzeramento” della giunta regionale. Michele Emiliano esclude scelte drastiche (solo qualche aggiustamento) e strizza l’occhio a Giuseppe Conte, convinto di recuperare in fretta i grillini nel suo esecutivo. La colonna sonora? “Triangolo” di Renato Zero. Protagonisti il Nazareno, lo sceicco fedifrago e lo Zelig di Volturara che detta la linea, mentre tra regione e comune aumentano le defezioni per guai vari (ieri si è dimesso il presidente di Amiu Puglia, Paolo Pate, già all’opera per una lista civica alleata dei dem alle comunali di Bari, e l’ex sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi, consigliere del presidente pugliese).