e il voto d’opinione non c’è più, i candidati hanno rinunciato a recuperare delusi e astenuti”
26.11.2025 ilriformista.it lettura 1’
Voto regionali, abbiamo incoronato Mastella, salvato Sangiuliano e bocciato Vendola: la realtà è che votano solo quelli già schierati
Sergio Talamo
26 Novembre 2025 alle 12:39
La festosa reazione della politica al voto regionale sembra un brindisi in una sala vuota. Come stappare champagne mentre l’equipaggio lascia la nave. La nostra democrazia non è il Titanic, ma neppure può più permettersi di enfatizzare banali regolamenti di conti fra partiti e capibastone. Abbiamo incoronato Mastella, salvato Sangiuliano e bocciato Vendola, d’accordo. Il gossip politico è salvo. Ma è surreale dare grandi significati al trionfo di un sistema che ormai parla a sé stesso, si vota da solo e si proclama vincitore senza sapere esattamente di cosa….
..estratto
2- Regionali, Orsina: “La classe dirigente è assente sul territorio e il voto d’opinione non c’è più, i candidati hanno rinunciato a recuperare delusi e astenuti”
Mario Alberto Marchi
26 Novembre 2025 alle 12:15 ilriformista.it
Storico e politologo, Giovanni Orsina è professore ordinario di Storia contemporanea alla Luiss Guido Carli. Tra i massimi interpreti del sistema politico italiano, ha dedicato la sua ricerca alle dinamiche del populismo e alla trasformazione delle democrazie liberali. Cirielli ha detto che al centrodestra non è arrivato il voto d’opinione.
Ma in un’elezione regionale ha senso affidarsi al voto d’opinione? Se viene mancare quello (e si perde), vuol dire che non c‘è di fondo una proposta locale valida?
«È esattamente così. Ma il quadro ci è noto, è un quadro nel quale il voto d’opinione non c’è più. A malapena si mobilita sulle politiche, ma sulle cosiddette elezioni di secondo livello, europee, regionali, ormai si mobilita molto poco. Infatti abbiamo livelli di astensione altissimi. In una regionale, in una regione del mezzogiorno nella quale c’è un sistema di potere amministrativo consolidato, è chiaro che la partita difficilmente si può giocare sul voto d’opinione. Infine, effettivamente, anche se così fosse, questo vuol dire che l’offerta del centrodestra, nel caso citato in Campania, quegli elettori lì non è riuscita a toccarli. Il voto d’opinione c’è un pochino nelle grandi elezioni, forse nei referendum. In queste elezioni locali ormai tutti i pronostici puntualmente vengono confermati, proprio perché, evidentemente, votano persone che sono già schierate». estratto