Vertice Fitto-Verdini, prove di una forza comune

Categoria: Italia

Denis resiste. Ma insieme avrebbero 50 tra deputati e senatori

14/05/2015 AMEDEO LA MATTINA ROMA

«L’incontro di Denis e Raffaele? E dov’è la novità? Si vedono e si sentono quasi tutti i giorni e vanno a cena una volta la settimana. Sono amici...». Non sarà una novità, come dice Ignazio Abrignani, ma con le scissioni in vista e in attesa delle regionali l’incontro di ieri tra Fitto e Verdini di ieri potrebbe segnare un cambio di passo. I due rimangono lontani sulla linea politica. Il primo vuole costruire una forza politica di opposizione a Renzi che abbia come riferimento i Conservatori di Cameron. Il secondo pensa di votare al Senato la riforma costituzionale e continuare sulla strada del Patto del Nazareno. «Ma non lo capisci che questo ormai è un binario morto», gli ha fatto notare Fitto. «Dobbiamo unire le forze, fare insieme i gruppi per un’opposizione repubblicana e responsabile, senza gli Aventi di Brunetta». Verdini si rende conto che la strada del renzismo ha pochi sbocchi e trascina pochi, pochissimi parlamentari fuori da Forza Italia. Su una cosa però Denis non ha dubbi: l’idea di un partito dei Conservatori italiani non sta in piedi. E lo ha detto così a Raffaele: «Sei un velleitario se pensi di fare il Cameron italiano».

Campagna acquisti 

Fitto e Verdini si sono visti a pranzo lontano da Montecitorio e Palazzo Madama. Per non farsi vedere hanno pure evitato di pranzare al ristorante. Avevano bisogno di non avere nessuno attorno. Per loro sono momenti decisivi, al bivio di un’esperienza politica che li porterà comunque a divorziare da Berlusconi. Fitto ha insistito per fare gruppi comuni. Mettendo insieme le forze potrebbero costituire due gruppi di 25 parlamentari. Cinquanta senatori e deputati scissionisti sarebbe un colpaccio per i due “ribelli”, una ferita mortale per Berlusconi: si troverebbe i gruppi quasi dimezzati. Non c’è ancora una decisione, la discussione tra Fitto e Verdini è ancora in corso. Si rivedranno la prossima settimana, ma la campagna acquisti è in piena attività. Soprattutto da parte dell’ex governatore della Puglia che al momento non ha i 20 deputati per il gruppo alla Camera. I 10 senatori necessari al Senato invece ci sono. Ma Raffaele non si accontenta, vuole fare il massimo danno a Fi. E soprattutto vuole convincere Verdini a prendere il largo con lui, abbandonando la tentazione renziana. «Quello ti usa e poi ti butta via come un limone spremuto». 

Timori a lasciare l’ex Cav 

Contatti, colloqui, tentativi di convincere parlamentari azzurri a traslocare, ma c’è molta paura sulle prospettive. C’è chi non vuole passare per traditore, chi non capisce che futuro abbia l’iniziativa di Fitto e poi ci sono coloro che vorrebbero un margine di sicurezza di essere rieletto. Fitto fa sapere che tanto, restando dentro, nessuno ha più certezze. La Gelmini è convinta che sarà dura convincere i parlamentari a lasciare Fi per «l’ignoto».