Alfano ai prefetti: «Massima fiducia ma non vi sindacalizzate»

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Dopo lo sfogo dei prefetti- «Ora basta, siamo stanchi»- il ministro dell’Interno replica: «Siete l’eccellenza dello Stato, ma comportatevi di conseguenza»

di Redazione Online Corriere della Sera

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Ormai è scontro aperto tra i prefetti e il ministro dell’Interno Angelino Alfano. Dopo lo sfogo del prefetto Mario Morcone, e del sindacato dei prefetti, il Sinpref, Alfano interviene a muso duro: «Grande prova di fiducia ai prefetti», dice il ministro, ma «se vogliono sindacalizzarsi lo dicano». Il ragionamento di Alfano è questo: «Nella riforma della P.A. abbiamo confermato il loro ruolo, con una carriera speciale, e confermiamo che le prefetture sono un presidio del territorio, mentre altri partiti vogliono abolirle. Siamo stati ricambiati, abbiamo avuto la prova che i prefetti sono efficienti, hanno retto la prova dell’emergenza». Insomma, i prefetti sono a tutti gli effetti una parte «dell’eccellenza dello Stato», ma «devono comportarsi di conseguenza». Quindi, questo sembra essere il sottotitolo, non possono avanzare rivendicazioni? «Il loro è un compito complicato, non devono fare i party in prefettura. Se se la sentono bene, altrimenti li rimuoviamo», replica duro Alfano.

è un compito complicato, non devono fare i party in prefettura. Se se la sentono bene, altrimenti li rimuoviamo», replica duro Alfano.

Lo scontro

Un intervento che rischia di esasperare il clima già teso dopo la rimozione del prefetto di Treviso, Maria Augusta Marrosu, e le «frasi indegne» rivolte dal Consiglio delle Marche contro il prefetto di Roma Franco Gabrielli. E sicuramente esasperato dalla gestione complessa dei migranti: «A volte siamo lasciati soli», ha detto chiaramente martedì Morcone in audizione davanti alla commissione parlamentare d’inchiesta sull’immigrazione. «Nessun prefetto ha interesse a decidere in solitudine - chiarisce Morcone- Ma se tu la soluzione non me la dai io devo trovare il modo di collocare le persone», ha detto Morcone rivolgendosi ai sindaci, che cercherà di incontrare giovedì o venerdì per chiarire la propria posizione. Morcone si è detto chiaramente deluso dal piano Ue per la distribuzione dei 40 mila migranti: ma su questo Alfano è d’accordo con lui. Il piano di distribuzione di 40 mila migranti nell’Ue «non mi rende entusiasta, ma non è un flop», dice il ministro.

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Fronda. Pare a chi legge che quello da cambiare sia il ministro. Manda i gli immigrati ai vari Comuni secondo sue linee che non si conoscono, e lascia ai Sindaci, Prefetti l’onere più complesso della accoglienza. Se una comunità protesta la definisce razzista e non dà indicazioni su quanto succederà nel prossimi giorni. Si giustifica “ ..facciamo più dei governi passat…” come i bambini. Non sapendo quando e se finirà questa accoglienza, non badando ai ritardi della burocrazia nel concedere i permessi di soggiorno,a ui serve per fare politica contro chi non è dalla sua parte politica.  E’ lui che provoca il malcontento, non spiega.