Cresce il numero degli italiani all’estero: sono tanti quanti gli immigrati residenti in Italia

Categoria: Italia

Il Dossier Idos sul 2014: «5 milioni gli uni e gli altri». In dieci anni il numero dei regolari è più che raddoppiato. E le denunce contro stranieri sono diminuite

ANSA Newsletter La Stampa 29/10/2015

Gli italiani all’estero nel 2014 sono aumentati più degli immigrati residenti in Italia: +155mila gli emigrati e +92mila gli immigrati. Il risultato è che il loro numero si è praticamente pareggiato: oltre 5 milioni gli uni e gli altri. È il dato che più fa riflettere del Dossier Statistico Immigrazione 2015, presentato oggi a Roma e curato da Idos insieme alla rivista interreligiosa “Confronti” e in collaborazione con l’Unar.

Lo storico Rapporto (il primo fu realizzato nel 1991 da don Luigi di Liegro) segnala una crescita progressiva, anche se rallentata, della popolazione immigrata, con un f orte aumento dei processi di inserimento di queste persone, un bilancio positivo fra la spesa pubblica e le entrate statali assicurate dagli stranieri e un miglioramento delle statistiche penali che li riguardano.

GLI ARRIVI 

Nel 2014 sono sbarcate in Italia oltre 170 mila persone, tra richiedenti asilo e migranti economici, ma altre sono arrivate per ricongiungimento familiare o per altri motivi attraverso i canali regolari. L’anno scorso gli stranieri intercettati dalle forze dell’ordine in condizione irregolare sono stati 30.906 e di essi il 50,9% è stato effettivamente rimpatriato (15.726).

 

I RICHIEDENTI ASILO 

Le richieste di asilo registrate sono state 64.625 e hanno riguardato stranieri provenienti in prevalenza dall’Africa subsahariana, ma in buona misura anche dall’Asia e, per quanto riguarda l’Europa, dall’Ucraina. Il sistema di accoglienza italiano per richiedenti asilo e profughi continua ad essere frammentato, tra Centri di primo soccorso e accoglienza (4), Centri di accoglienza per richiedenti asilo (10), la rete Sprar e le strutture di accoglienza temporanea (Cas). In particolare, le persone accolte dalla rete Sprar sono passate da 7.823 (2012) a 22.961 (2014), ma a giugno 2015 si trovava in queste strutture solo il 25% dei 78mila richiedenti asilo accolti, mentre il 62% alloggiava in strutture di accoglienza temporanea.

I REGOLARI 

Gli stranieri residenti in Italia incidono sulla popolazione complessiva per un valore superiore alla media europea (8,2% rispetto al 6,2%). I non comunitari sono i più numerosi (3,5 milioni), sebbene sia rilevante la provenienza europea: 2,6 milioni, dei quali quasi il 60% cittadino Ue (1,5 milioni). La collettività più numerosa è quella romena. Con oltre 520 mila stranieri residenti a fine 2014, la provincia di Roma è al primo posto tra le province italiane, con il 10,4% del totale nazionale. In dieci anni il numero è più che raddoppiato.

STABILI 

Gli immigrati mostrano una forte tendenza all’insediamento stabile. Nel 2014 sono stati 129.887 gli stranieri che hanno acquisito la cittadinanza italiana (+29,0% rispetto al 2013). Su un totale di 502.596 bambini nati nel corso del 2014, quelli con genitori entrambi stranieri sono stati 75.067 (14,9%). D’altra parte, dei quasi 1,1 milioni di minori stranieri, sono stati 814.187 gli iscritti a scuola nell’anno scolastico 2014/2015 (9,2% del totale). Nelle università invece gli iscritti stranieri incidono per il 4,2%, un valore che scende al 3,3% tra i laureati.

IL LAVORO 

Gli occupati stranieri nel 2014 sono circa 2,3 milioni, un decimo del totale. Per effetto della crisi, sono stati 154.686 i permessi di soggiorno che, giunti a scadenza, non sono stati rinnovati (+6,2% rispetto al 2013). Secondo una stima riportata nel Dossier, le entrate fiscali e previdenziali ricollegabili ai lavoratori immigrati sono state nel 2013 pari a 16,6 miliardi di euro, mentre il totale delle uscite sostenute nei loro confronti è stato di 13,5 miliardi, con un saldo positivo di 3,1 miliardi.

STRANIERI PIÙ VIRTUOSI 

Ne periodo 2004-2013 le denunce contro gli stranieri sono diminuite del 6,2% mentre quelle contro gli italiani sono aumentate del 28%.