Lo “struggente” utero in affitto

Categoria: Italia

Ecco su cosa si vota, con il ddl Cirinnà: gli atti d’amore di Saviano

di Maurizio Crippa | 08 Febbraio 2016 ore 18:30 Foglio

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Se ci sia un rapporto biunivoco tra gli atti d’amore e il voto di coscienza, si dovrebbe chiederlo a Beppe Grillo, o al suo manipolo di senatori nell’imminenza di esprimere il proprio voto segreto sul ddl Cirinnà. Noi a un tale questito, non sapremmo rispondere. Però una cosa dobbiamo notare. Nel dibattito sulle unioni civili e ancor più della stepchild adoption c’è un fattore che chiameremmo culturale se non fosse, invece, sub-culturale: nel senso tecnico delle subculture, quelle mediatiche, quelle indotte dal social-mondo. E’ il fattore del sentimento, del desiderio come unica legge votabile. Oltre i confini della logica.

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L’improvviso silenzio delle femministe sull’utero in affitto per non sembrare “omofobe” Ne dà degna testimonianza Roberto Saviano sull’ultimo Espresso: “Ci sono diritti universalmente riconosciuti e altri che invece ci mettono più tempo a entrare nella consuetudine, a essere percepiti come normali e quindi come “naturali”. Che ci siano cose che “diventano” naturali, è già un bel tema per i filosofi. Ma soprattutto, scrive che “esistono paesi in cui la pratica della maternità surrogata non solo è legale, ma è anche riconosciuta per quello che è: un atto incredibile di altruismo e di amore”. Anche se è a pagamento? Sì, perché la donna che si sottopone a inseminazione artificiale “deve interrompere il proprio lavoro per il tempo della maternità”. Ma è un “rimborso spese”, perché “non ci sarebbe prezzo giusto per un dono tanto grande”. Al genio di Gomorra manco viene in mente che, da qualche parte, si possa annidare l’odioso tornaconto. No, qui “non si tratta di sfruttamento e di infelicità, ma di struggenti atti d’amore e di incredibile altruismo che tolgono il fiato e riempiono gli occhi di lacrime”. Con le lacrime agli occhi, sì.

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Commenti

carlo schieppati • 2 ore fa

Posso dire che quando uscivo dall'ospedale di Monza con la borsa con mia figlia di pochi giorni continuavo a guardarla e mi ripetevo: "questo non l'ho fatto io". Poi ricordo una cosa letta su Il Foglio molti anni fa (di Ferrara, mi pare) che diceva: "nessuno desidera un figlio. Il figlio è frutto del desiderio dell'Altro: di una scopata". Tutto questo per dire che nessun padre può essere messo di fronte alla domanda del proprio figlio: "come ti sei permesso"? Farsi un figlio istituisce la figura del "padre sadico". Il figlio ti è donato.

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FRANCESCA GREGORATTI • 2 ore fa

Chiedo: Se per "incredibile atto di altruismo e bonta' '" la madre di Saviano lo avesse REGALATO a una coppia di sconosciuti, rinunciando, quale gesto di sovrabbondante gratuito altruismo, pure al rimborso spese: che direbbe il luminare, di sua madre? E della coppia che accetto' il regalo?

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efisio loi • 3 ore fa

Prendiamo il calcio o, se preferite, il tennis: anche un gesto tecnico difficile e complesso, con l'esercizio, può essere fatto con naturalezza. Tornando a Saviano, ci si è applicato o è un dono di natura?