Berlusconi intercettato dagli Usa. Così l'Nsa spiava la crisi di governo

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L'intelligence americana spiava cellulari e numeri fissi di Berlusconi quando era premier. Intercettati i telefoni di Palazzo Chigi tra il 2008 e il 2011. Monitorata la crisi di governo.

Martedì, 23 febbraio 2016 - 07:55:00, Affaritaliani

L'intelligence americana spiava cellulari e numeri fissi di Berlusconi quando era premier. Intercettati i telefoni di Palazzo Chigi tra il 2008 e il 2011. Monitorata la crisi di governo.

La rivelazione arriva da Repubblica ed Espresso, che pubblicano i file che provano i controlli dell'Nsa in Italia. La fonte primaria è WikiLeaks. E' infatti dai cablo rilasciati dall'organizzazione di Julian Assange che emerge una attività di monitoraggio e intercettazioni ai danni dell'allora premier e dei suoi collaboratori. Gli Usa praticamente hanno assistito come spettatori occulti alla crisi di governo che portò poi Mario Monti a Palazzo Chigi.

I documenti provano che oltre a Germania e Giappone anche il governo italiano era spiato dagli Usa. Un elemento che darà sicuramente nuovo fiato a chi è convinto del complotto ordito dai "poteri forti" ai danni di Berlusconi. Una vicenda che ha già portato gli aficionados dell'ex premier a chiedere una commissione d'inchiesta.

Tra le intercettazioni più rilevanti ce n'è una dell'ottobre 2011, riportata da Repubblica ed Espresso, che dimostra chiaramente come i telefoni di Palazzo Chigi fossero intercettati dall'agenzia statunitense:

 "Un incontro tenutosi il 22 ottobre tra la cancelliera Angela Merkel, il presidente francese Nicolas Sarkozy e il primo ministro italiano Silvio Berlusconi è stato definito nei giorni seguenti come teso ed estremamente duro verso il governo di Roma dal consigliere personale per le relazioni internazionali del primo ministro italiano, Valentino Valentini. Merkel e Sarkozy, che evidentemente non tolleravano scuse sull'attuale situazione difficile dell'Italia, hanno fatto pressioni sul primo ministro affinché annunciasse forti e concrete misure e affinché le applicassero in modo da dimostrare che il suo governo è serio sul problema del debito".

I cablo di WikiLeaks riportano frasi dettagliate dei protagonisti di quelle intercettazioni: "Sarkozy avrebbe detto a Berlusconi che, mentre le affermazioni di quest'ultimo sulla solidità del sistema bancario italiano, in teoria, potevano anche essere vere, le istituzioni finanziarie italiane potrebbero presto “saltare in aria” come il tappo di una bottiglia di champagne e che “le parole non bastano più” e che Berlusconi “ora deve prendere delle decisioni”. Non solo: il 24 [ottobre] Valentini ha indicato che il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, ha sollecitato l'Italia ad adottare misure finalizzate a ridurre l'impressione all'interno dell'Unione Europea che l'Italia sia oppressa da un enorme debito, in un momento in cui sta lottando anche con una bassa produttività e la sua economia sta mostrando poco dinamismo".

I documenti rivelano che nel marzo 2010, Silvio Berlusconi è stato addirittura intercettato nei suoi colloqui con il leader israeliano Benyamin Netanyahu, nel momento di massima crisi tra Stati Uniti e Israele. Non solo. L'Nsa seguuì passo per passo i drammatici mesi che lo videro coinvolto nell'inchiesta su Ruby e tutto il resto. Al momento nessuna procura ha mai aperto un'inchiesta a riguardo. E chissà se il nostro governo, come quello degli altri Paesi spiati, dirà qualcosa o continuerà a stare in silenzio.