La follia della sinistra italiana: "La sharia emancipa le donne"

Categoria: Italia

Il Comune di Milano sponsorizza un progetto che giustifica le spose bambine. E dà voce a docenti che giustificano la sharia

Sergio Rame - Dom, 06/03/2016 - 10:19  Il Giornale

Commenta 1

A Milano la sinistra sponsorizza la sharia. E lo fa attraverso convegni, progetti culturali e dotti incontri.

Testimonial d'occasione è l'assessore comunale alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino. Così, dopo aver a lungo coccolato i musulmani (anche quelli più radicali, adesso si adoperano per far passare la sharia, e in modo particolare la sottomissione della donna all'uomo, come una pratica normale, accettabile. Uno schiaffo a tutte quelle islamiche che anche in Italia vengono quotidianamente "violate" nel nome dell'islam.

Giusto ieri, come racconta Francesco Borgonovo su Libero, Majorino ha partecipato alla presentazione del Progetto Aisha si cui Palazzo Marino è tra i principali sponsor. Va subito ricordato che Aisha era la "sposa bambina" di Maometto. Il Profeta la fece sua moglie quando la piccola aveva dodici anni, ma i due stavano insieme già quando lei ne aveva sette. È proprio su queste nozze che sono state pronunciate le fatwe che nei Paesi islamici giustificano i matrimoni con le bambine. A "militare" nel Progetto Aisha c'è Sumaya Abdel Qader che, subito dopo i macabri fatti di Colonia, aveva dichiarato che "il problema di scarso rispetto nei confronti delle donne non è legato soltanto all'islam ma anche a fattori diversi, come per esempio l'introduzione della pornografia - tipico prodotto occidentale - in contesti più arretrati e chiusi. La fruizione del porno da parte di uomini che non possono culturalmente e socialmente dare sfogo ai loro impulsi - aveva giustificato - può portare alle molestie". Oltre a far parte del direttivo del Coordinamento associazioni islamiche di Milano (Caim), Sumaya Abdel Qader è anche la responsabile della sezione "Youth & Students" della Federazione delle organizzazioni islamiche in Europa che è considerata una costola della Fratellanza Musulmana a Bruxelles.

Dopo aver "benedetto" un progetto, che si ispira allo sposalizio di una bambina, Majorino sarà al convegno Donne e islam: aspetti giuridici, culturali e religiosi che martedì sarà ospitato al Palazzo di Giustizia. Tra i vari interventi spicca quello della professoressa Elisa Giunchi dal titolo La shari'a come strumento di emancipazione femminile? Il caso pakistano.

Categoria Italia

Commento

Fiorenzo. Il problema è che invece di fare convegni, dibattiti sul perché noi europei non portiamo la sharia, le conquiste femminili sociali e politiche, perché ci si sposa dopo aver raggiunto la età maggiorenne  si fa invece l’incontrario. In Canada addirittura si invita anche le canadesi a portare la sharia !!! Così andiamo verso la resa .