Riforme: Camera approva ddl con 361 sì e 7 no L'opposizione non prende parte al voto

Categoria: Italia

Un anno di riforme nelle foto dell'Ansa

Redazione ANSA 12 aprile 2016           18:28

Con 361 sì e 7 no la Camera ha approvato il ddl Boschi sulla riforma della Costituzione. Non hanno votato i deputati dell'opposizione.

Un anno di riforme nelle foto dell'Ansa

Dal fallimento delle bicamerali alle riforme elettorali, dalle modifiche costituzionali ai referendum, la storia della Repubblica dell'ultimo ventennio circa ha tentato in vario modo di riformare i principi che regolano la rappresentanza e la dinamica parlamentare. Ecco una sintesi delle principali modifiche e tentativi di modifica che si sono susseguiti negli anni.

I TRE TENTATIVI DI BICAMERALE

La prima ad essere istituita fu la bicamerale Bozzi (1983-1985)

ma le proposte formulate non raggiunsero mai l'aula. Tra le

modifiche ipotizzate il bicameralismo differenziato con il

principio del silenzio-assenso dell'altra Camera, l'abolizione

del semestre bianco, la fiducia solo per il Premier.

- Nel 1993 si insedia la Bicamerale De Mita-Iotti: propone la

nomina dei ministri da parte del Presidente, la sfiducia

costruttiva, la riduzione della durata della legislatura. Nulla

di fatto anche in quel caso: la legislatura finisce in anticipo

e anche la Prima Repubblica.

- Nel 1997 si insedia la Bicamerale D'Alema. Propone, tra

l'altro, il governo semipresidenziale e il rafforzamento dei

poteri del governo. Il progetto arriva in Aula a gennaio del

1998, ma tra le forze politiche ci sono troppi contrasti e a

febbraio Silvio Berlusconi ribalta il tavolo e chiede il

cancellierato e il proporzionale, poi pone un ultimatum. Il 9

giugno il presidente Massimo D'Alema comunica il venire meno

delle condizioni politiche per proseguire.

LE LEGGI ELETTORALI, DAL MATTARELLUM ALL'ITALICUM

Nel 1991 Mario Segni propone una serie di referendum tra i

quali quello, ammesso, sulle preferenze plurime nelle elezioni

per la Camera. Contro questo referendum molti partiti fecero un

appello ai cittadini per l'astensione. Celebri gli inviti di

Craxi, Bossi ed altri ad "andare al mare" invece di recarsi al

seggio elettorale. Ma il 62,5% degli aventi diritto si reco' alle

urne. Nel 1993 i radicali propongono 8 referendum tra cui anche

quello sull'abrogazione della legge elettorale per il Senato per

introdurre il sistema maggioritario. Vincono i Si'.

Nel 1993 arriva la legge Mattarella che resta in vigore fino al

2005: prevede che tre quarti di Camera e Senato vengano eletti

con il maggioritario e per il resto con il proporzionale con

liste bloccate e soglia di sbarramento.

Nel 2005 si approva il "Porcellum", la legge Calderoli sul

proporzionale corretto con il premio di maggioranza. Nel 2013 la

Corte costituzionale lo dichiara incostituzionale per la parte

che riguarda il premio di maggioranza e le mancate preferenze.

Nel 2015 arriva l' "Italicum". La legge, operativa a partire da

luglio 2016, prevede un meccanismo proporzionale con sbarramento

al 3% ed eventuale premio di maggioranza.

DALLA DEVOLUTION ALL'ABOLIZIONE DELLE PROVINCE

- 1999, elezione diretta del Presidente della giunta regionale e

l'autonomia statutaria delle Regioni.

- 2000-2001 Si istituisce la circoscrizione estero e si modifica

la Costituzione sul numero dei parlamentari in rappresentanza

degli italiani all'estero.

- 2001. Si riforma il Titolo V della seconda parte della

Costituzione. Modifica l'articolo 114 della Costituzione

introducendo le citta' metropolitane che, insieme alle Regioni,

Province e Comuni diventano enti autonomi e Roma Capitale.

- ottobre 2001. Un Referendum conferma la riforma

costituzionale: e' il primo referendum costituzionale della

storia della Repubblica.

- 2005 arriva la Devolution, il ddl di riforma della II parte

della Costituzione voluto dal Ministro per le riforme Umberto

Bossi. Il progetto prevede la fine del bicameralismo perfetto,

la riduzione del numero dei parlamentari, l'introduzione del

premierato, la sfiducia costruttiva, la norma antiribaltone e

pone limiti ai poteri Presidente della Repubblica.

- Il referendum del 25 e 26 giugno 2006 boccia la riforma.

- Aprile 2012. Introduzione del principio del pareggio di

bilancio nella Carta costituzionale.

- Aprile 2014. Passa il ddl Delrio di riforma delle province.

L'abolizione delle province viene invece inserita nel ddl

costituzionale.

- 2016. In arrivo la riforma del Senato.