“Vite in campo”: la flavescenza sta decimando i vigneti collinari. 50 anni di Condifesa TVB: “Usare macchinari da pendenza evita sacrifici anacronistici”

Categoria: Locali

“Il 30 per cento delle imprese agricole ha il problema della Flavescenza dorata. In pratica un’azienda su tre deve affrontare questa malattia che sta decimando i vigneti nelle zone collinari…. Oggi la viticoltura di pendenza, vale a dire la zona eroica rischia l’abbandono”.

REDAZIONE QDPNEWS.IT 24.7.2022 lett2’

“Il 30 per cento delle imprese agricole ha il problema della Flavescenza dorata. In pratica un’azienda su tre deve affrontare questa malattia che sta decimando i vigneti nelle zone collinari, mentre fino a qualche anno fa veniva colpita un’azienda su dieci. Oggi la viticoltura di pendenza, vale a dire la zona eroica rischia l’abbandono”.

Quindi la siccità: soluzioni e proposte su come affrontarla, visti i danni che sta arrecando alle colture.

Questi i temi trattati venerdì 22 luglio alla prima giornata di “Vite in campo”, la fiera nazionale più importante delle macchine per agricoltura in movimento, svoltasi nell’azienda Merotto di Col San Martino ed organizzata dal Condifesa TVB e dall’Informatore Agrario. Presenti il presidente Valerio Nadal ed il direttore Filippo Codato, oltre a centinaia di imprenditori da tutta Italia.

FLAVESCENZA DORATA – Si tratta di una fitopatia che porta alla morte della vite. Essa viene trasmessa da un insetto vettore (Scaphoideus titanus Ball) o cicalino americano. Codato ha spiegato come affrontarla: “Servono trattamenti insetticidi per ridurre la presenza del vettore e raccomandiamo di seguire le indicazioni riportate dai nostri bollettini fitosanitari. Chi fa i trattamenti insetticidi o elimina le piante infette se è iscritto al Fondo può richiedere indennizzi“.

SOLUZIONI CONTRO LA SICCITA’ – Il presidente Nadal ribadisce: “Bisogna creare i micro invasi, vale a dire fermare l’acqua su questi laghetti e conservarla, per poi distribuirla a goccia. Gestiamo l’acqua in eccesso“, che ha poi proseguito: “Ci sono degli invasi da realizzare. La bomba d’acqua vista come risorsa perché stiamo ammaestrando un eccesso e lo rendiamo fruibile. Come creare gli invasi? Vanno riempiti gestendo le piene e facendo perforazioni attraverso la creazione di pozzi artesiani e intercettazione di vene e falde. Grazie alle nuove tecnologie verranno realizzate le impermeabilizzazioni degli invasi stessi”.

UNA VITICOLTURA CHE RISCHIA DI SCOMPARIRE – La manifestazione “Vite in campo” è stata definita “eroica” ed il luogo dove si svolge classificato come patrimonio dell’Unesco. La coltivazione della vite è insidiata da due elementi: richiede un apporto di manodopera-fatica. I trattamenti fitosanitari da effettuare a mano e gestione sottofila con sistemi manuali sono operazioni che possiamo ritenere del passato. Per il tecnico Condifesa TVB Oddino Bin “la viticoltura in pendenza ha una possibilità di sopravvivere nel momento in cui si riesce ad essere operativi con macchine da pendenza. Non fare ciò significa l’abbandono. Certi sacrifici sono ormai anacronistici”.

Nella giornata di ieri, sabato 23 luglio, si sono anche festeggiati i 50 anni di Condifesa TVB (Treviso, Vicenza e Belluno), fondata nel 1972 con il nome di Consorzio della grandine con 360 soci, fino ad arrivare ad oggi quando conta oltre 10 mila imprese agricole associate. Nel 2022 saranno 650 i milioni di capitale assicurato e nel primo semestre già un migliaio di nuovi iscritti.

(Foto: Vite in campo – Condifesa TVB).

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