Conegliano, vivificare via xx settembre e la Città. E’ possibile ? I residenti che fanno?

Categoria: Locali

La Città è fatta per altri rapporti sociali e commerciali e anche culturali, Da Conegliano social forever

7.12.2023 Cadorin W. opact.simofin.com lettura 2’

Proviamo a mettere le cose con i piedi perterra. Via xx settembre, dove sono nato e vissuto per 26 anni, è stata frequentata nel limite degli abitanti a seconda degli anni e fino a 15mila residenti, fino a che non si è sviluppata dando vita ai vari quartieri periferici. Dopo, ha sopportato anche il peso della crisi economica e dello sviluppo della grande distribuzione. Non è mai stata "la passeggiata serale" dei coneglianesi, ma la riunione dei nativi vivi in quei particolari anni per quattro chiacchere fra amici. La messa delle 11,30 la domenica al Duomo. E non andava mai oltre come traffico, oltre il palazzo Sarcinelli fino al ponte della Madonna. Destino mi pare che continua. Il Liston, con relativo passeggiamento e sfoggio di bellezze e eleganza sartoriale pre cena era per i residenti e dalle 16 alle 18 per quelli da fuori e dal negozio giocattoli Piovesana fino a piazza Duca d'Aosta con qualche temerario fino al Cavallino. Per far vivere via xx settembre tutto l'anno e oggi in particolare, non è facile e forse anche impossibile vista la situazione economica. Bisognerebbe rifare il Quartiere del Centro. Ma tutto sta portando l'urbano verso la parte Sud della Città, piazza Carducci compresa in facimento. Abbiamo lasciato per ultimo e non dimenticato lo strumento di vita più importante per una Città .i suoi abitanti e la loro vita sociale . Lo strappo di interessi culturali e sociali fra i giovani e le generazioni passate, segna, secondo me, la fine o blocco di integrazione: Ognuno sta con quelli che hanno simili interessi.   Questo mio post non ha niente di sociologico ma è da prendere come una testimonianza di parte di un vecchio coneglianese. La inclusività potrà aiutare a modificare i rapporti fra residenti? Non credo perchè questa cancel culture con il green ideologico e il fango gettato sulla chiesa di San Marco, segnano esistere una crisi sociale e politica di cambiamento in atto, delle maggioranze a guida della Italia per il futuro.