La Marca trascina la ripresa. Estate a lavoro per molte aziende

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Ridotte le settimane di ferie e aumentati gli straordinari in tutti i settori Guarducci (Cigl): «Si riparte con fiducia nel futuro e con bilanci prevedibilmente in attivo»

di Francesco Dal Mas 25 agosto 2015, La Tribuna

TREVISO. La Marca 2.0. Ovvero, l’altra industria, quella che non è in crisi e che certifica la ripresa. Una ripresa tutt’altro che surrettizia. L’impresa, insomma, che ieri (o al più tardi lunedì prossimo) ha rimesso in movimento la locomotiva del profondo Nordest. Come non si vedeva da 7 anni. Lo sapevate, ad esempio, che a Motta di Livenza, per fare un esempio, c’è un’azienda, la Inipress, che ha un gruppo di lavoratori in credito addirittura di 800 ore di ferie, come dire 100 giorni di riposo arretrato? «Peccato che questa ditta faccia tanto straordinario, anziché assumere», chiosa Andrea Misericordia, della Cisl, «ma, in compenso, la cassa integrazione, da queste parti, non si sa che cosa sia».

Ricordate la recessione nel tessile? Ossia la desertificazione dell’apparato industriale più storico della provincia, a cominciare da Vittorio Veneto. Bene, alla Benetton si sono fatte 2 settimane di ferie, anziché 3, alla Geox pure, così alla Diadora e all’Altana. Perfino alla Stefanel, attraversata negli ultimi anni da tante difficoltà, con seguito di ristrutturazione, i lavoratori sono rimasti a casa soltanto per una quindicina di giorni. «Sì, alla Stefanel di Ponte di Piave», conferma Andrea Guarducci della Cgil, «si riparte con molta fiducia nel prossimo futuro, con bilanci che prevedibilmente non saranno più in rosso». Anche alla Monti, dopo il lungo periodo di solidarietà. Mentre in solidarietà rimane la Altana, ma con prospettive di recupero.

Si cambia verso, direbbe Renzi. Magari con il job acts. Ed, infatti, riconosce Antonio Bianchin della Cisl, per trovare un’azienda metalmeccanica ancora dentro il tunnel della crisi, bisogna cercarla con il lanternino. Numerose imprese hanno proceduto a significative assunzioni. La De Longhi di Treviso ha chiuso solo per 2 settimane, la terza di ferie è stata fatta a scavalco. Lo straordinario ha attraversato tutto il mese di luglio. 1200 i dipendenti, 200 gli interinali; un recente accordo ipoteca 55 assunzioni entro l’anno. La Sole di Oderzo, 600 addetti, ha navigato in condizioni particolarmente critiche, anni addietro; ebbene, non solo ha recuperato ma tra giugno e luglio ha aumentato l’organico di 21 unità, oltre ad aver fatto ricorso allo straordinario. Ben 70 gli operai a termine e molti di loro hanno l’opportunità di vedersi confermato il posto.

 

Secondo i dati diffusi da Electrolux sono 101 i dipendenti dello stabilimento di Susegana (Treviso) che alle 6 del giorno di Ferragosto si sono presentati volontariamente sul posto di lavoro. La loro presenza ha permesso l'attivazione di due linee di produzione di frigoriferi e congelatori. Molti gli operai iscritti al sindacato, in particolare alla Fiom, che hanno disatteso l'invito dell'organizzazione a non presentarsi in fabbrica.di I terministi della Ggpy di Castelfranco, l’ex Castelgarden, che di solito venivano lasciati a casa nel mese di maggio, questa volta sono rimasti in azienda fino a luglio. Restiamo a Castelfranco. Negli ultimi 4 anni, i più duri della recessione, la Breton, che produce macchine per la lavorazione del marmo, 500 addetti, non ha mai patito un’ora di cassa integrazione. L’Electrolux, dunque, è tutt’altro che una mosca bianca . Per non parlare di comparti, come quelli del vetro, della gomma e della plastica, che da tempo nguardano solo avanti. Due settimane di ferie in pressocchè tutte le aziende, dopo lunghi periodi di straordinario e di assunzioni. Come alla Abm di Ormelle, un migliaio di collaboratori tra i diversi stabilimenti, con sempre nuovi investimenti. Sulla stessa lunghezza d’onda sono sintonizzate la Arredoplas, la Plastitecnica, con fatturati in aumento a due cifre, la Vetri Speciali ed il gruppo Owens Illinois di San Polo di Piave. Dopo, è vero, dietro qualche facciata non mancano i problemi. Lo stesso Guarducci ammette che va tenuta sott’occhio la Benetton perché, da una parte, la recente tripartizione è foriera dell’auspicato risanamento ma potrebbe comportare, ad esempio nella capogruppo Olimpias, qualche altro esubero, oltre ai 31 concordati.

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Commento

Signorotto. Segno che la crisi si supera lavorando non facendo politica e opposizione interna la fabbrica.  La solidaietà che significa meno per tutti, si supera facendo lavorare chi c’è perché la ripresa non è ancora consolidata.