Vaticano come il Governo

Categoria: Religione

In Vaticano si sono montati la testa e pensano di essere il governo italiano, nel quale abbondano liti e contrapposizioni tra il papa in carica (Conte), i papi emeriti (Di Maio e Renzi) e il deposto papa Salvini

Alessandro Sallusti - 15/01/2020 ilgiornale.it -lettura2’

In Vaticano si sono montati la testa e pensano di essere il governo italiano, nel quale abbondano liti e contrapposizioni tra il papa in carica (Conte), i papi emeriti (Di Maio e Renzi) e il deposto papa Salvini che si è autoesiliato in attesa di tornare sulla cattedra di palazzo Chigi, oggi occupata, a suo dire, da un usurpatore.

Il casino di avere due Papi viventi, Ratzinger a riposo e Bergoglio titolare, prima o poi doveva scoppiare e ora è successo, con il primo a contraddire il secondo sulla possibilità di abolire il celibato dei preti.

Non è una quisquilia, il celibato dei preti rappresenta una pietra miliare del cattolicesimo e dalla sua sorte secondo non pochi teologi dipenderà la sopravvivenza della Chiesa stessa.

Noi non siamo teologi, ma a occhio ha ragione Ratzinger. Il prete sposato rappresenta un pericolo per la comunità che gli viene affidata. La sua autorevolezza sarebbe messa continuamente a rischio non per il fatto di essere sposato, ma da ciò che comporta: ansie, problemi, magari una moglie chiacchierata, esigente o gelosa e invidiosa delle parrocchiane, un figlio ribelle ai precetti e tutti i ben noti problemi e sventure (tipo l'amore che svanisce) con i quali si deve confrontare ogni famiglia.

Ma, a monte delle polemiche di questi giorni, c'è che la Chiesa o è una, cattolica, apostolica e romana, o non è. Non possono esistere due Chiese: due Papi, al di là delle loro volontà o colpe, significano due corti di ambiziosi e trafficoni in guerra tra loro, due correnti teologiche (tra Bergoglio e Ratzinger le differenze di visione sono sostanziali), due schiere di fedeli che si contrappongono a volte con il confronto, altre (è accaduto spesso) a suon di dossier e veleni per screditare i rivali. Entrare oggi in parrocchia a volte è come entrare il lunedì mattina in un bar sport di Milano dove interisti e milanisti si scherniscono a vicenda non senza una buona dose di insulti.

Non so se l'incidente sul celibato sia stato voluto e costruito da una delle due Chiese o se invece si tratti di un semplice e ingenuo fraintendimento. Sta di fatto che i fedeli sono confusi, vedere un grande Papa come Ratzinger costretto a comunicati di smentita, a loro volta smentiti dai fatti come un Matteo Renzi qualsiasi, è cosa che mette tristezza. Lunga vita a entrambi i Pontefici, ma per favore: la prossima volta vogliamo un solo Papa, che sicuramente basta e, dipende dallo Spirito Santo che l'ha scelto, a volte pure avanza.