"Il Sinodo? Si badi più alla fede che alla sociologia". Parla mons. Camisasca

Categoria: Religione

Avviato il percorso sinodale. Il vescovo di Reggio Emilia: "La Chiesa non ha bisogno di essere seducente"

MATTEO MATZUZZI 21 OTT 2021 ilfoglio.it

"Le forme che la pastorale ha assunto dopo gli anni Sessanta hanno privilegiato gli uffici, i piani pastorali, la burocrazia. Tutto ciò ha avuto come risultato non solo una chiusura della Chiesa in se stessa, ma anche, agli occhi del mondo, l’identificazione dell’evento ecclesiale e della sua proposta con i problemi interni alla sua vita"

Il Papa nel suo labirinto

Il tempo dirà se il grande Sinodo sulla sinodalità inaugurato domenica 10 ottobre sarà un Vaticano III sotto mentite spoglie, se cioè dalla “base”, dal popolo di Dio infallibile in credendo emergeranno istanze che non potranno essere ignorate dall’episcopato una volta che si ritroverà riunito a Roma, nell’autunno del 2023. Prima di allora, però, si lavora in diocesi. Mons. Massimo Camisasca, vescovo di Reggio Emilia-Guastalla, aprendo il percorso locale, ha insistito sulla necessità di “aprire i confini della nostra tenda”. L’esortazione cioè a uscire davvero dalle chiese e dalle case per andare incontro agli altri. E’ forse questo, gli chiediamo, il rimedio a un ripiegamento che le comunità cristiane (e cattoliche in particolare, specie alle nostre latitu