NON SOLO RATZINGER - I PAPI HANNO SEMPRE PREDISPOSTO L’USCITA DI SCENA ANTICIPATA

Categoria: Religione

- DURANTE L’OCCUPAZIONE NAZISTA DI ROMA, PAPA PACELLI AVEVA PREDISPOSTO LE DIMISSIONI E UNA FUGA NEL MONASTERO SVIZZERO DI EINSIELDEN

2.8.2022 dagospia.com lett2’

GIOVANNI PAOLO II FECE SISTEMARE IL SUO EVENTUALE "BUEN RETIRO" NELL’ABBAZIA-FORTEZZA DI CZESTOCHOWA - DON FILIPPO DI GIACOMO: “PAPA FRANCESCO HA ALLUSO CHE, IN CASO DI RITIRO, POTREBBE ANDARE A SAN GIOVANNI IN LATERANO. MA QUELLA È LA CATTEDRALE DEL VESCOVO DI ROMA. CHE UN "VESCOVO EMERITO" POSSA OCCUPARE LA CATTEDRA DEL SUO SUCCESSORE È UN INSULTO"

Filippo Di Giacomo per “il Venerdì di Repubblica” Durante l'occupazione nazista di Roma, dall'8 settembre 1943 al 4 giugno 1944, i vertici vaticani erano certi che Hitler stesse per impedire il ministero di Pio XII.

Di fronte a questa evenienza, ha rivelato lo storico gesuita Giacomo Martina, papa Pacelli aveva predisposto una lettera di dimissioni e una fuga nel monastero benedettino svizzero di Einsielden, dove ancora esiste un "appartamento papale" preparato per un'analoga circostanza. Paolo VI, che ha sofferto di una grave forma di artrite reumatoide, aveva anche lui pensato a un ritiro dal ministero e aveva fatto predisporre una residenza all'interno delle mura dell'abbazia di Montecassino.

A metà anni Ottanta, è stato l'arcivescovo Marcinkus a rivelare che Giovanni Paolo II aveva fatto sistemare il suo eventuale "buen retiro" nella polacca abbazia-fortezza di Czestochowa: temeva di rimanere inabile per la severa infezione da Citomegalovirus che lo aveva colpito subito dopo l'attentato del 13 maggio del 1981. Il 13 luglio anche papa Francesco ha alluso a dove andrebbe in caso di ritiro o di malattia.

«Né in Vaticano, né in Argentina» ha detto. Di rimando la giornalista che ancora una volta lo intervistava per conto della rete TelevisaUnivision, ha suggerito: «Potrebbe andare a San Giovanni in Laterano?». Il Pontefice ha annuito: «Sì, potrebbe essere così».

Tenuto conto della qualità degli scritti giuridici prodotti durante questo pontificato, molti hanno temuto: San Giovanni in Laterano è la cattedrale del vescovo di Roma, titolo che Bergoglio sembra preferire ad ogni cosa. Che un "vescovo emerito", anche se dell'Urbe, possa occupare la cattedra del suo successore è un insulto a tutta l'ecclesiologia cattolica, da Cipriano di Cartagine al Vaticano II. Per dirla con Mao, «grande è la confusione sotto il cielo». Non per questo la situazione è eccellente