Lettere al Direttore Il Foglio 5.5.2016

Categoria: Rubriche

Garantismo, riforme e la questione morale dei giornali di centrodestra. E quella presunzione di rispetto generalizzata e generica per qualsiasi provvedimento di qualsiasi magistrato?

1-Al direttore - Gli tagli le ferie, ti chiudono le piscine.

Giuseppe De Filippi

1-Al direttore - In applicazione del teorema Davigo (la presunzione di colpevolezza) viene arrestato il sindaco di Lodi. Di tale infelice teorema sembra voler ribadire la portata una motivazione davvero singolare dell’ordinanza di custodia cautelare. Si alza a questo punto un coro di rispetto della magistratura (procedente e giudicante) negli stati maggiori del renzismo politico. Ma quel che nella storia d’Italia, proprio dai tempi di tangentopoli, è irrimediabilmente venuto meno non è forse quella presunzione di rispetto generalizzata e generica per qualsiasi provvedimento di qualsiasi magistrato?

Luigi Compagna

2-Al direttore - Piuttosto che di aggravamento del processo disinflazionistico nell’Eurozona, di cui si scrive in un editorialino del Foglio del 4 maggio, parlerei di vera e propria deflazione (una parola che la Bce teme di pronunciare). Ciò posto, è giusto, come si scrive, che il governo si dia carico della difesa dell’autonomia e indipendenza della Bce: rilevo che le pressioni su quest’ultima, da parte di esponenti del governo tedesco, rischiano di violare, per il modo in cui si manifestano, l’art.130 del Trattato che, tra l’altro, fa divieto ai governi di cercare di influenzare i membri degli organi decisionali del predetto Istituto. Ma, poi, la battaglia contro la deflazione non può impegnare solo la Bce, che vi deve ottemperare in base al proprio mandato: è un dovere altrettanto cogente per gli organi dell’Unione e per i governi. La sola partecipazione alla predetta difesa, pur assolutamente necessaria,  dimostrerebbe, se non accomunata da un’azione altrettanto vigorosa nel versante delle politiche comunitarie e nazionali, che si confida esclusivamente in una funzione di generale supplenza della Bce, il che sarebbe inammissibile. Con i più cordiali saluti.

Angelo De Mattia

3-Al direttore - Più leggo i giornali di centrodestra in questi giorni e più mi sorprendo: come è possibile non capire che dopo aver difeso per vent’anni Berlusconi dall’assedio giudiziario oggi non si può far altro che difendere Renzi da quello che potrebbe diventare un nuovo assedio giudiziario?

Sebino Caldarola

Lo si capisce bene, purtroppo. Molti giornali di centrodestra oggi sono sovrapponibili con il Fatto Quotidiano. E anche i nostri amici del Giornale capiranno presto che difendere, sulle riforme costituzionali, l’alleanza tra Berlusconi e Travaglio è come voler dimostrare che la stagione del Milan è andata bene solo perché è andata male anche quella dell’Inter. Non è Travaglio che la pensa come voi, cari amici del giornale, caro direttore Sallusti. E’ il vostro giornale, e un pezzo di Forza Italia, che ha cominciato a ragionare, su alcuni temi, come i compagni del Fatto. Chi difende il garantismo lo deve fare sempre con tutti, anche con i nemici. E allo stesso modo, chi difende alcuni principi costituzionali, alcune riforme cruciali per il nostro paese, lo fa con tutti. E che sia “necessaria una riforma dell’attuale sistema bicamerale” non lo diciamo noi, lo diceva nel 1995 un signore che si chiama Silvio Berlusconi. No?