L'Italia vista dagli altri. L'Italia divisa tra Mosca e Washington sulla crisi siriana

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La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di Figaro, Parisien, Echos, Financial Times, Pais

a cura di   | 24 Ottobre 2016 ore 09:07 Foglio

Crisi Siria: l'Italia divisa tra Mosca e Washington

Parigi, 24 ott - (Agenzia Nova) - Per Matteo Renzi, nuove sanzioni contro la Russia sarebbero sinonimo di sanzioni contro l'economia italiana, scrive il quotidiano economico francese "Les Echos": ecco perché, spiega il corrispondente da Roma Olivier Tosseri, il presidente del Consiglio italiano del corso dell'ultimo vertice europeo ha fatto pressione, assieme al suo ex ministro degli Esteri Federica Mogherini diventata capo della diplomazia dell'Unione Europea, perché le sanzioni non siano che una "opzione". Una opzione da evitare a qualsiasi costo per il padronato italiano, che stima in 3,6 miliardi di euro le perdite subite a causa delle sanzioni imposte alla Russia nel 2013: tutti i settori del Made in Italy sono danneggiati, a cominciare dall'agroalimentare, prima vittima dell'embargo dei prodotti agricoli europei deciso a sua vota dalla Russia nel 2014; le esportazioni italiane sono crollate, dopo che tra il 2009 ed il 2014 erano cresciute del 112 per cento. Gli stretti legami commerciali, scrive Tosseri, spiegano la tradizionale posizione conciliante di Roma verso Mosca, che è stata persino molto amichevole all'epoca di Silvio Berlusconi; il quale ruppe l'isolamento del suo "amico" Vladimir Putin al tempo del G8 del 2001 a Genova. L'Italia è quindi combattuta tra i suoi interessi economici con la Russia e la sua fedeltà politica nei confronti degli Stati Uniti: da una parte fa appello al dialogo e sostiene l'inutilità di minacciare nuove sanzioni contro Mosca; dall'altra conferma il dispiegamento nel 2017 in Lettonia, alla frontiera russa, di un contingente di 140 soldati nel quadro dell'Alleanza atlantica. Tantopiù che nel 2018 sarà italiano il comando della Forza di reazione rapida della Nato nel Mar Baltico: una fedeltà atlantica rafforzata con il ricevimento in gran pompa di Renzi alla Casa Bianca il 18 ottobre scorso. "Les Echos" cita l'esperto di geopolitica Germano Dottori, secondo cui "se l'Italia si piega alle esigenze di Washington, dopo la Brexit potrà sostituire il Regno Unito nel ruolo di principale referente degli interessi Stati Uniti in Europa. Quanto al suo doppio gioco con la Russia, sebbene l'attuale governo italiano sostenga Hillary Clinton sarebbe Donald Trump il presidente ideale per permettere all'Italia di continuare a condurlo". Insomma, conclude Tosseri, il cuore ma soprattutto le esportazioni spingono Roma ad oscillare tra Washington e Mosca.

Il padronato italiano fa campagna per il referendum-chiave di Matteo Renzi

Parigi, 24 ott - (Agenzia Nova) - Riuniti a Capri, 1.500 giovani imprenditori hanno difeso a spada tratta la riforma delle Costituzione voluta da Matteo Renzi: per il presidente del Consiglio italiano è stato, scrive il quotidiano francese "Le Figaro", un sostegno assai benvenuto a sei settimane da un appuntamento elettorale chiave per l'Italia e più in generale per l'Europa. Il "Figaro" cita anche una dichiarazione del presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia: "Il nostro 'Si' al referendum costituzionale del 4 dicembre si deve leggere in termini puramente economici", spiega; "Se vincerà il 'Si', il paese sarà più moderno e le imprese potranno svilupparsi in un contesto migliore".

Prima di Donald Trump c'era Silvio Berlusconi

Madrid, 24 ott - (Agenzia Nova) - Come giornalista che ha seguito Silvio Berlusconi da quando è divenuto per la prima volta premier italiano, nel 1994, è stato difficile non avvertire un "potente dejà vu" davanti alla campagna elettorale del candidato repubblicano alla Casa Bianca, Donald Trump, scrive Alexander Stille, citato dal quotidiano "El Pais". Alcune somiglianze, secondo il giornalista, sono evidenti e bizzarre: entrambi sono ricchi imprenditori e le loro fortune hanno avuto origine nel settore immobiliare; sono maschilisti; la loro ricchezza e lo stile di vita da playboy li hanno trasformati in vere e proprie "celebrities". Tuttavia, l'aspetto più importante, sostiene Stille, è che entrambi sono "maestri della manipolazione mediatica": Berlusconi in qualità di principale proprietario della televisione privata in Italia, e il candidato alla presidenza Usa come stella del suo stesso reality show e creatore del marchio Trump.

Lusso digitale: la prossima generazione

Londra, 24 ott - (Agenzia Nova) - La blogger di moda italiana Chiara Ferragni è inserita dal "Financial Times" tra le nuove pioniere del commercio elettronico. Dopo il suo blog "The Blonde Salad", diventato un caso di studio, la giovane imprenditrice, 29 anni, ha lanciato una linea di scarpe, un rivista e un sito che vende articoli in edizioni limitate o frutto di collaborazioni con altri marchi.

Italia, la sfida dell'accoglienza

Parigi, 24 ott - (Agenzia Nova) - Il quotidiano francese "Le Parisien", che dà anche conto dell'eccezionale afflusso in corso di migranti salpati dalle coste della Libia, pubblica un reportage sulla sfida rappresentata per l'Italia dall'accoglienza delle decine di migliaia di persone soccorse nel Mar Mediterraneo e sulle difficoltà dei profughi nell'affrontare la loro nuova vita, soprattutto quando si tratta di minorenni non accompagnati.

Panorama internazionale

Francia, il D-Day dello smantellamento della "giungla" di Calais

Parigi, 24 ott - (Agenzia Nova) - La notizia del giorno in Francia oggi è senza dubbio l'avvio dello smantellamento della cosiddetta "giungla" di Calais, l'immensa baraccopoli sorta negli ultimi anni a ridosso della città portuale sul Canale della Manica i cui migliaia di migranti vivono ammassati in attesa di trovare un modo qualsiasi, anche illegale, per raggiungere la Gran Bretagna. Le operazioni sono iniziate stamattina all'alba sotto il controllo di un impressionante spiegamenti di forze dell'ordine e sotto i riflettori di praticamente tutti i media francesi. La "giungla" infatti nel corso degli anni è diventata non solo una fonte di problemi per l'ordine pubblico ed una fonte inesauribile di fatti di cronaca: Calais è ormai uno dei principali terreni su cui in Francia si consuma lo scontro politico. Alle elezioni locali del dicembre 2015 la regione sulla Manica ha registrato la maggior avanzata mai registrata dall'estrema destra populista e xenofoba del Front national (Fn) e per bloccare l'ascesa della leader Fn alla presidenza regionale il Partito socialista (Ps) ha persino fatto il sacrificio di ritirare le proprie liste dal secondo turno, favorendo così l'elezione del campione della destra "classica". Ed in vista delle elezioni presidenziali e parlamentari della primavera 2017, una delle principali questioni attorno a cui si giocherà la campagna elettorale sarà proprio la crisi migratoria, di cui Calais è il simbolo: secondo tutti i sondaggi, infatti, essa è ai primi post delle preoccupazioni degli elettori francesi. Si capisce quindi perché il ministro dell'Interno Bernard Cazeneuve abbia preparato con grandissima cura l'operazione di smantellamento. Ed anche perché il presidente Francois Hollande, che intende ripresentare la propria candidatura ma esita ad annunciarla ufficialmente, la segua con trepidazione: la sinistra francese infatti non ha risparmiato le critiche e gli eventi potrebbero sfuggire di mano alle autorità; per Hollande sarebbe la mazzata finale alle sue ambizioni di rielezione.

Germania, Merkel e la Csu

Berlino, 24 ott - (Agenzia Nova) - Il Segretario generale della Cdu, Peter Tauber, prevede che il suo partito appoggerà Angela Merkel per un nuovo mandato come cancelliere in occasione delle elezioni del prossimo anno, e che altrettanto farà la Csu. “Il nostro candidato è Angela Merkel, non ci possono essere dubbi” ha dichiarato Manfred Weber, vice presidente della Csu allo Spiegel. Anche se Seehofer ha accettato l’invito di Merkel a presenziare ai reciproci Congressi di partito, non è certo che i membri del suo partito (Csu) riserveranno una buona accoglienza alla Cancelliera agli inizi di novembre. Sicuramente ci sarà una riunione fra Csu e Cdu a Monaco all'inizio del 2017. Tale vertice, secondo “Der Spiegel” servirà proprio per sostenere la candidatura di Merkel. Meno aspre infatti sembrano essere le controversie dovute alla politica sui rifugiati, sui quali la Csu vorrebbe un tetto massimo. Tauber si aspetta per le prossime elezioni un risultato ben al di sopra del 34 per cento per l’Unione. Riguardo ad Alternativa per la Germania (Afd), il segretario della Cdu ha messo in guardia da un atteggiamento d’arroganza, soprattutto per problemi quali l’Europa, la sicurezza interna e quella economica, pur escludendo un accordo con il partito populista.

Regno Unito: Sturgeon, una Brexit "flessibile" proteggerà gli interessi della Scozia

Londra, 24 ott - (Agenzia Nova) - Il dibattito politico in corso nel Regno Unito sull'uscita dall'Unione Europea registra un intervento di Nicola Sturgeon, leader del governo della Scozia e del Partito nazionale scozzese (Snp) in vista della riunione di oggi tra la premier britannica, Theresa May, e i governanti delle nazioni costitutive, alla quale parteciperà insieme ai primi ministri del Galles, Carwyn Jones, e dell'Irlanda del Nord, Arlene Foster. Sturgeon ribadisce la volontà di Edimburgo di restare nel mercato unico e di rivotare eventualmente per l'indipendenza per proteggere i propri interessi e si esprime a favore di una Brexit "flessibile", che consenta alle diverse nazioni o regioni, così come ai diversi settori industriali di concludere accordi speciali. Il quotidiano, tuttavia, si aspetta che May resisterà a ogni tentativo di creare esenzioni o trattamenti particolari. Ieri si è pronunciato anche il deputato laborista Hilary Benn, per la prima volta in veste di presidente della commissione Brexit della Camera dei Comuni, sostenendo che i parlamentari costringeranno il governo a rivelare la sua posizione negoziale se non lo farà volontariamente, perché sono necessarie risposte per gestire l'incertezza; non ci saranno pressioni, invece, sui tempi dell'invocazione dell'articolo 50 del Trattato di Lisbona, perché ciò che interessa al parlamento è poter avere una visione degli obiettivi del negoziato.

Regno Unito: si accende la battaglia per la leadership dell'Ukip

Londra, 24 ott - (Agenzia Nova) - In evidenza sulla stampa britannica la battaglia per la leadership dell'Ukip, il Partito per l'indipendenza del Regno Unito. Dopo la rinuncia della neoeletta Diane James e le dimissioni del candidato favorito, Steven Woolfe, la contesa si è accesa con la presentazione delle candidature di Suzanne Evans e Paul Nuttall. Evans, esclusa dalla precedente competizione a causa di una sospensione, ha attaccato Raheem Kassam, altro candidato ed ex assistente del leader storico tornato pro tempore al vertice, Nigel Farage, descrivendolo come un esponente dell'ala di estrema destra e presentandosi come la candidata in grado di raccogliere consensi a destra e a sinistra. Il favorito attualmente sembra però Nuttall.

Presidenziali Usa, Clinton conferma il proprio vantaggio su Trump

New York, 24 ott - (Agenzia Nova) - La democratica Hillary Clinton è in vantaggio sul suo avversario repubblicano Donald Trump di ben 12 punti percentuali, stando all'ultimo sondaggio pubblicato da "Abc News". Il candidato repubblicano alla Casa Bianca avrebbe rafforzato l'ostilità degli elettori nei sui confronti con le sue dichiarazioni sessiste e il rifiuto di impegnarsi a riconoscere l'esito delle elezioni presidenziali del prossimo 8 novembre. La manager della campagna elettorale di Trump, la sondaggista di orientamento conservatore Kellyanne Conway, ha ammesso ieri per la prima volta che Clinton è in vantaggio. "Siamo indietro", ha detto Conway, spiegando che la Democratica "può contare su alcuni vantaggi, come i 66 milioni di dollari di pubblicità che ha speso nel solo mese di settembre, il doppio rispetto ad agosto. Ora - ha accusato la manager della campagna repubblicana - gran parte di quegli annunci elettorali sono costituiti da pubblicità negativa contro Trump".

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