L'Italia vista dagli altri. Un referendum pericoloso tanto quanto la Brexit

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La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di Point, Bloomberg, Financial Times, Monde

di Redazione 24 Novembre 2016 alle 09:22

Parigi, 24 nov - (Agenzia Nova) - Il referendum costituzionale che sta per tenersi in Italia è pericoloso tanto quanto la Brexit. E’ il titolo di oggi del settimanale "Le Point", che evidenzia l’inquietudine degli investitori internazionali in attesa della consultazione italiana del 4 dicembre, un appuntamento che li ha costretti a "diventati esperti di Costituzione italiana”. L'Italia, scrive il settimanale, "ha la febbre”. Ad allarmare gli operatori finanziari è un possibile no al referendum: dal momento che il premier Matteo Renzi aveva annunciato l'intenzione di lasciare il suo incarico in caso di sconfitta, il voto si è trasformato in un banco di prova del suo governo. Se dovesse vincere il no, “il timore è che la Penisola ripiombi nell’instabilità politica” o che “il caos politco renda del Movimento 5 stelle il favorito alle prossime elezioni”. “Secondo l’establishmente finanziario, la tempesta perfetta che minaccia la Penisola rischia di estendersi a tutto il continente”, scrive "Le Point", che richiama recenti analisi della stampa statunitense. “Una vittoria del 'no' influenzerà il clima politico nel 2017 e lo scrutinio italiano è più importante della Brexit”. Per questo, “le grandi instituzioni stanno facendo di tutto per salvare il soldato Renzi”. Il settimanale francese cita anche lo spauracchio dello spread, il differenziale tra i tassi di interesse delle obbligazioni dello Stato tedesco e italiano, definendolo il “termometro della fiducia della comunità finanziaria internazionale” e ricordando che “è passato da 115 punti nell’agosto 2016 e oltre 180 punti nei giorni scorsi”. "Le Point" cita infine la crisi del 2011 quando lo spread, all’epoca del “governo di Berlusconi in agonia, raggiunse quota 574 nel dicembre” di quell’anno.

Elezioni in Italia nel 2017? Un'altra cosa di cui preoccuparsi

Londra, 24 nov - (Agenzia Nova) - Oltre che in Francia e nei Paesi Bassi potrebbero esserci elezioni anche in Italia nella prima metà dell'anno prossimo, ipotizza il "Financial Times" nel "Brussels Blog", dedicato agli affari europei. In caso di vittoria del "no" nel referendum costituzionale, il Movimento 5 stelle e la Lega Nord chiedono il voto anticipato, ma non sono i soli. La decisione finale spetta al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che potrebbe spingere per la riforma della legge elettorale prima di sciogliere le camere. C'è anche la possibilità, tuttavia, nell'eventualità del successo del "sì", che sia il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, a chiedere che si voti.

Berlusconi torna al centro della scena con un attacco personale a Renzi

Londra, 24 nov - (Agenzia Nova) - Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia ed ex presidente del Consiglio italiano, riferisce il "Financial Times", si è spinto di nuovo sulla prima linea della politica opponendosi alla riforma costituzionale e presentandosi come un attore chiave per determinare un rovesciamento di potere. La sua argomentazione per il "no" poggia sul rischio di una "deriva autoritaria" legato al rafforzamento del potere esecutivo. Col "sì" già in svantaggio nei sondaggi, il suo intervento rende ancora più difficile una vittoria referendaria del capo del governo, Matteo Renzi.

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Generali abbandona i mercati più deboli e taglia i costi

New York, 24 nov - (Agenzia Nova) - L'amministratore delegato di Assicurazioni Generali Spa, Philippe Donnet, illustra durante una intervista a "Bloomberg" i piani e gli obiettivi della società per il prossimo futuro. Generali intende tagliare i costi operativi e cedere le attività che offrono i minori margini di utile per un importo di circa un miliardo di euro, incrementando così l'efficienza e l'allocazione del capitale, e mitigando il rischio. L'obiettivo di Generali punta ad accrescere la produttività del 15 per cento nell'arco dei prossimi tre anni.

A Palermo la mafia delega la manovalanza ai migranti nigeriani

Parigi, 24 nov - (Agenzia Nova) - A Palermo la mafia delega la manovalanza ai migranti nigeriani. E’ un’ipotesi ripresa dal quotidiano "Le Monde", che riporta come nella città del Meridione d'Italia sia attiva una nuova organizzazione criminale nigeriana chiamata “Black Axe”, attiva nel mercato della droga e della prostituzione. “Questi gruppi di nigeriani hanno le stesse caratteristiche delle organizzazioni mafiose - spiega al quotidiano Leonardo Agueci, procuratore aggiunto del tribunale di Palermo. "Hanno una struttura piramidale e usano l’intimidazione per radicarsi” sul territorio. Il procuratore Agueci ha spiegato che le autorità italiane stanno tentando di capire se ci siano dei legami tra questa nuova organizzazione e Cosa Nostra.

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