Contro le correnti in magistratura per principio, non per convenienza

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Continuo a non voler credere che i nove milioni di italiani che, alle europee, hanno votato la Lega e il loro capo

Lettere Direttore 4 Giugno 2019 alle 06:09 www.ilfoglio.it

Al direttore - Che fai mi tieni?

Giuseppe De Filippi

Al direttore - La magistratura associata, i giornali da sempre in rapporto organico di corruzione con le procure, in testa il fascistello con la faccia da segaiolo, gli orfani della farsa di Mani pulite: tutti tendono a risolverla al solito modo. La mela marcia nel caso specifico sarebbe il pm Palamara. In modo che tutto torni come prima. Nessuna discussione seria sul sistema in sé, sull’infinita emergenza italiana, sul Csm regno dell’omertà. Il plenum convocato con questo obiettivo.

Frank Cimini

Le correnti della magistratura fanno orrore ma denunciarle solo quando portano a risultati non graditi è, oltre che orrendo, anche ridicolo.

Al direttore - Uno vale uno? Teoria superata. Ogni iscritto alla Piattaforma Rousseau vale 133,33 periodico. E’ quanto risulta dividendo i sei milioni di voti persi, il 26 maggio dal M5s, per i 45 mila ottenuti – nella consultazione della Casaleggio & Associati – da Giggino Di Maio a conferma del suo ruolo di capo politico.

Giuliano Cazzola

Al direttore - Continuo a non voler credere che i nove milioni di italiani che, alle europee, hanno votato la Lega e il loro capo, non si siano resi minimamente conto del rischio che potrebbe correre il paese di vivere una pericolosa stagione di peronismo alle vongole così come capitò a quella nobile nazione sudamericana portata da Perón, negli anni Cinquanta, all'isolamento internazionale e alla povertà. Ovviamente c'è sempre la possibilità di rinsavire: ma, per favore, fate presto! Con molti saluti.

Vincenzo Covelli

Al direttore - Se l’alternativa a questo governo deve essere, ed è probabile, un governo di destra-destra orbaniano, meglio che con la legge di Bilancio si cimentino Tria e compagnia. Non sono certo che i mercati (esistono i mercati) lo consentiranno. Potrebbero con il loro intervento mandare tutti a casa, anche se i burocrati europei sono deboli e in scadenza.

Lorenzo Lodigiani

Popcorn!

Al direttore - Per la rana gialla pentastellata i problemi sono troppo distanti per percepirli e preoccuparsene. La sua acqua resterà tiepida trattandosi di rana tipica del grosso pentolone dimenticato a fianco di quello, attentamente sorvegliato, che sta già bollendo a fuoco vivace. Qual è il problema se lavori in nero, percepisci ogni sussidio immaginabile e i soldi li tieni nelle scatole delle scarpe? La rana verde, nel pentolone sbagliato insieme con le rane rosse, nere, azzurre, maculate, pare invece entusiasta del contorno: polenta piuttosto che cous-cous.

Guido Valota

Al direttore - Che il contratto di governo sia fallito non ci sono dubbi. Solo che poi i risultati elettorali delle europee non hanno registrato questo fallimento con l’inversione delle due forze di governo, favorendo la Lega. Evidentemente l’elettorato non si è ancora reso conto dell’operare negativo del governo in carica, che non ha risolto alcun problema. C’è da dire, però, che le forze di opposizione, a partire dal Pd, non mi pare che si stiano rendendo conto della situazione, senza contare le “serenate” a Salvini di Silvio Berlusconi e di Giorgia Meloni.

Giovanni Attinà

La Lega è stata votata perché gli elettori, da un anno a questa parte, chiedono in tutti i modi possibili che ci sia un’alternativa a questa maggioranza. Può piacere o no ma l’alternativa oggi, per buona parte degli italiani, non è uno dei partiti alternativi a quelli di governo ma è la Lega: l’anomalia italiana, oggi, è tutta qui.