Lettere al Direttore Il Foglio 25.8.2015

Categoria: Rubriche

Nuovi reati a Roma: il concorso esterno in esequie funebri di stampo mafioso

1-Al direttore - Ma quando accadrà che un musulmano apra la bocca e dica, a voce alta: Allah vi punirà!

Augusto Frasca

2-Al direttore - La vicenda Casamonica ha arricchito il nostro sistema penale di un altro reato: il concorso esterno in esequie funebri di stampo mafioso.

Giuliano Cazzola

3-Al direttore - Alcuni interventi telefonici degli ascoltatori di “Prima Pagina” sono spesso per me fonte di riflessione. Oggi, 22 agosto, per esempio, un interlocutore del giornalista, in riferimento alle barbarie dello Stato islamico, affermava che quelle violenze non rappresentano il vero islam. E proseguiva dicendo – giustamente – che un po’ tutte le civiltà – compresa quella cristiana –, hanno avuto momenti di barbarie, ricordando il nazismo (e io aggiungerei anche il comunismo, anch’esso nato in terre cristiane, così come le guerre di religione e ogni fanatismo ideologico). A un mio amico islamico dicevo recentemente che il Diavolo – alla cui esistenza e azione credono anche loro – fa la sua parte in ogni cultura e religione per dividere gli uomini e per metterli gli uni contro gli altri. Detto questo però, al fine di evitare un facile sincretismo (equivalenza delle religioni), direi che per capire un po’ di più le cose, dovremmo guardare ai fondatori delle due fedi per capire eventuali coerenze e incoerenze con essi. E allora diciamo subito che il profeta dell’islam, Maometto, ha cominciato la sua missione di proselitismo per Allah con le guerre di conquista delle terre degli infedeli, fra i quali c’erano anche i cristiani. Per questo non possiamo dimenticare che l’Europa cristiana è stata presa d’assalto in varie occasioni dai maomettani, e che le crociate sono state organizzate per liberari i Luoghi Santi, da essi conquistati. Per questo posso dire di  vedere in queste loro azioni guerresche una coerenza con il loro profeta, anche se ci parla di un Dio di misericordia. Invece, tutte le volte che i cristiani hanno commesso gli stessi delitti, lo hanno fatto in pieno tradimento degli insegnamenti di Cristo e lasciandosi ingannare dal Principe della menzogna. Per queste incoerenze e delitti di tanti cristiani Giovanni Paolo II nel Giubileo del 2000 ha chiesto perdono. Speriamo che la conoscenza vera della storia e l’incontro con le altre culture porti gli islamici più pensosi ad agire affinché siano la pace, la concordia e il rispetto a trionfare, per il bene di tutti!

Claudio Forti

L’unico modo che esiste per aiutare l’islam moderato a differenziarsi con forza dall’islam fondamentalista non è, come molti scemotti credono, coprirsi gli occhi di fronte alla natura violenta del Corano o, peggio, chiamare gli stragisti islamisti solo “terroristi”, senza alcun riferimento all’islam, con la scusa di non voler fomentare l’islamofobia. Si aiuta l’islam a mettere da parte il suo lato violento non negandolo. Chi si copre gli occhi avrà forse qualche insulto in meno su Twitter ma alla lunga avrà messo in difficoltà coloro che provano a differenziarsi con forza dall’islamismo radicale.

4-Al direttore - Volevo ringraziare, dalle pagine del “mio” giornale, il cardinale Angelo Bagnasco, presidente dei vescovi italiani. Il suo intervento sul Corriere della Sera ha tolto dall’imbarazzo tanti cattolici, atterriti dal parvenu chiacchierone, Nunzio Galantino, dal suo protagonismo invadente, dalla sua scarsa accortezza (ma anche dalla sua saccenza: sentirlo, al Meeting di Rimini, ripetere considerazioni sulla sua laurea, sui suoi studi, eccetera, fa comprendere lo spessore dell’uomo). Il presidente ha parlato, il segretario dovrebbe ora stare un po’ più tranquillo. Almeno, lo speriamo. Grazie anche al nostro Matteo: intendo Matzuzzi. Giovane, ma preciso, serio, puntuale.

Cordiali saluti.

Filippo Sassudelli