ANDREA'S VERSION Foglio 10.9.2015

Categoria: Rubriche

Che vergogna quell'intervista ai Casamonica, eh? Ma dimmi te. Ma che vergogna. Ma che porcata. Ma che insulto a Roma .

di Andrea Marcenaro | 09 Settembre 2015 ore 18:46

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Ma dimmi te. Ma che vergogna. Ma che porcata. Ma che insulto a Roma. Ma intervistare i Casamonica, ma come si fa, ma come si può. Lasciagli dire quello che han detto, che scandalo. E premettere al tutto, estremo sfregio, che “l’occasione è buona per far ascoltare al mondo esterno la loro campana”. E via col tango, poi: e non siamo mafiosi, e zio Vittorio non è mai stato arrestato, e i funerali dei Casamonica sono fatti così, e cosa c’entra la mafia, e saremo gitani, ma mica delinquenti.

Che quest’ultima era grossa per definizione, tra l’altro. Con lo zio morto che “andava matto per il sax di Fausto Panetti e per Elvis, ma i giornali hanno trasformato il funerale in una sozzeria”. E difendi di qua, e difendi di là, ma dimmi te. Ma che porcata. Ma che vergogna per il giornalismo, per l’umanità, e per Roma, e per l’Italia, ma direi per l’Europa, quell’interminabile intervista ai nipoti Casamonica e al fratello del defunto, sulla Repubblica del 22 agosto scorso.

Categoria Rubriche

Commenti

1-      Maria Pia Banchelli • un'ora fa

Ma Repubblica può intervistare chi vuole. Mentre Vespa...Ecco, fosse stato un Santoro, un Giannini od un Riotta niente da dire. Anzi elogi da tutte le parti. Peccato che Vespa non abbia portato in studio una piccola ricostruzione della scena del funerale. Poliziotti presenti inclusi.

2-      franco bolsi • 7 ore fa

Non ho visto i Casamonica da

Vespa, non so cosa hanno detto e non lo voglio sapere. Nemmeno ho letto Repubblica

e l’intervista relativa ai Casamonica. La Pravda non la leggo. Giusto qualche

titolo e talvolta articolo in internet. Niet rubli a quelli lì. Resto convinto

che i Santoro, piuttosto che le Kyenge, i Chaouki e pure i Casamonica quando

vanno in TV si fanno del male da soli. Marcenaro riporta la frase “non siamo

mafiosi, siamo gitani”. Perché i gitani non hanno il racket dell’accattonaggio

equalche altra cosuccia? Non sarà mafia, diciamo associazione umanitaria a

scopo di lucro. Parole. Sfumature giuridiche. Io che sono uno stronzo mica mi

do dello stronzo, dico che sono un collaboratore fognario.

3-      Moreno Lupi • 19 ore fa

Caro Marcenaro, è cosa vecchia, specie nell'Italia del moralismo a comando, che "ipsa res", sia buona, accettabile, democratica, o oscena, rifiutabile, autoritaria, a secondo di chi la fa.

4-      Massimo Buonocore • 20 ore fa

La prossima di Vespa sarà intervistare Corona, poi Scattone.

Ah, cosa non si fa per l' audience!

5-      efisio loi • un giorno fa

Ma quando mai? Repubblica è la bocca della verità e con quella bocca può dire ciò che vuole. Quel Vespa, piuttosto, non me l'ha mai contata giusta. Niente, niente, s'è messo in testa di fare il giornalista?

6-      Giovanni Attinà • un giorno fa

Dubito che si sia trattato di un altro centro di Porta a Porta. Trasmissione che mi onoro, dall'estrema periferia, di non guardare da un decennio.

7-      honhil • un giorno fa

Ha fatto bene o ha fatto male Vespa, nel proporre quel passaggio in TV? La Rai ha in mano il pallottoliere giusto, per dirimere la questione e sicuramente lo farà. In tale attesa, tuttavia, una cosa è emersa chiarissima: tutti, nessuno escluso, nel

Pd, dal pesce cocchiere al pesciolino ultima ruota del carro, sapevano, anzi

erano informatissimi sulla natura criminogena e criminale di quel ceppo.

Eppure, sono caduti tutti dalla solita nuvola carica di ipocrisia, il giorno

stesso di quel funerale show e nelle successive settimane. Tutti, infatti,

sconoscevo chi fosse stato quel tal Casamonica, sul cui funerale cadevano dal

ciel petali di rose. E questo fino a ieri sera. Un minuto prima che Vespa, da

quel mago che è, ha tirato fuori dal cilindro della sua professionalità,

l’interfaccia di quello show. Tutto, però, avrebbe potuto immaginare, ma non

che avrebbe fatto cadere quelle tante maschere di cerume a base di ipocrisia.

Un altro centro di Porta a Porta