La partita a scacchi tra Mosca e Ankara

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“Siamo pronti a uno stato maggiore con Stati Uniti, Francia e…Turchia”, dice il Cremlino. Centinai di soldati tedeschi inviati in Mali

di Mario Sechi | 25 Novembre 2015 ore 10:20

Titoli. Sui giornali italiani continua a manifestarsi questo fenomeno incomprensibile per il Parlamento e il Governo, la guerra. Non sparisce e comincia a serpeggiare l’imbarazzo a Montecitorio, si fanno delle domande, si chiedono, forse dobbiamo parlarne, fare qualcosa. E il qualcosa è la cultura, perbacco, il bonus da spendere in teatro e al cinema quando hai diciotto anni. Altro che boots, c’è Checco Zalone on the ground. Primo caffè, Corriere della Sera: “Jet abbattuto, l’ira di Putin”. Sì, il presidente russo non l’ha presa bene la faccenda. Erdogan ha premuto il grilletto, da questo momento c’è una partita in sospeso tra i due. Cosa fanno a Repubblica? Sono espliciti, sale sul lessico zuccheroso di Palazzo Chigi: “Guerra tra Putin e Erdogan”. Il fatto monopolizza le prime pagine, facciamo un giro di titoli. Il Giornale fa un passo più in là: “A un passo dal baratro”. Guerra mondiale? E’ un po’ in anticipo. Carlino-Nazione-Giorno puntano in coro sulla trovata double face di Renzi: “Soldi per difesa e cultura”. Il Messaggero registra il problema: “Turchia-Russia, venti di guerra”. Libero fa la sintesi nel portafoglio: “Diamo soldi ai turchi e loro aiutano l’Isis”. La Stampa non usa la parola guerra, è decisamente più chic impaginare altro: “Russia-Turchia, è crisi globale”. Conseguenze? Le impagina il Sole 24Ore: “La Turchia abbatte un caccia russo. Cadono le Borse Ue, sale il petrolio”. Ha ragione Gordon Gekko: “Il denaro non dorme mai”. Buona giornata.

Partita a scacchi 1. Mossa dell’ambasciatore russo Alexandre Orlov: “Siamo pronti a uno stato maggiore con Stati Uniti, Francia e…Turchia”. Cosa risponde Erdogan.

Partita a scacchi 2. Il presidente della Turchia, Erdogan ha detto che l’abbattimento del caccia russo è avvenuto per difendere "i diritti dei nostri fratelli" in Siria. Poi, il passaggio per tastare l’umore di Mosca: "Non abbiamo assolutamente alcuna intenzione di provocare un'escalation per questo caso". Ma sui confini Erdogan fa il duro: "Difendiamo soltanto la nostra sicurezza e il diritto del nostro popolo".

Partita a scacchi 3. La Germania invierà in Mali fino a 650 soldati per alleviare lo sforzo della Francia e consentire a Parigi di concentrarsi nella lotta contro l'Isis in Siria. L’annuncio è arrivato dal ministro della difesa tedesco, Ursula von der Leyen dopo un'audizione nella commissione Difesa del Bundestag.

Partita a scacchi 4. Il primo ministro francese Manuel Valls viene citato dal quotidiano Sueddeutsche Zeitung: “L’Europa non può accogliere più rifugiati, è arrivata al limite”. Si apre un altro capitolo rovente dopo la strage di Parigi.

Premier League e Gordon Gekko. Gli speculatori della finanza comprano azioni dei club di calcio inglesi. Un business ricco, dove ci sono utili e sana gestione delle squadre. Il Crystal Palace, tornato in Premier League ha aumentato i suoi ricavi del 500 per cento. I fondi di tutto il mondo sono a caccia di quote. Grandi lezioni per il calcio italiano.

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