Lettere al Direttore Il Foglio 12.12.2015

Categoria: Rubriche

Gli accordi sul clima senza Guariniello, che noia. Obama e il presidio di libertà. Ho letto con vivo interesse le pagine curate da Capone su luci e ombre della rottamazione renziana.

1-Al direttore - Perché fare un accordo vincolante sul clima se non c’è più un Guariniello per farlo rispettare?

Giuseppe De Filippi

2-Al direttore - L’alternativa al ricorso al Fondo di risoluzione per le quattro banche in crisi (il Foglio dell’11 dicembre) non era sottoporsi, a gennaio, alla normativa sul “ bail-in”, che avrebbe comportato oneri pesantissimi per risparmiatori e creditori, bensì l’utilizzo del Fondo interbancario di tutela dei depositi (Fitd) che non avrebbe causato le conseguenze che ora si registrano, non nella versione voluta dalla Commissione Ue la quale, dicendo solo una parte della verità, afferma di avere incluso tra le possibili scelte anche tale utilizzo, ma non aggiunge che ciò sarebbe dovuto avvenire, secondo la sua posizione, applicando la propria Comunicazione dell’agosto 2013. Questa, che per di più non è una norma ma un orientamento, prevede l’obbligo della condivisione delle perdite per azionisti e obbligazionisti qualora si ricorra ad aiuti di Stato, condivisione che con il Fitd si voleva,invece, escludere. L’assurdità sta nell’avere ritenuto aiuti di Stato le risorse “private” con le quali le banche hanno costituito e alimentano il Fondo. Contro tale balzana tesi, che sarebbe ben rientrata nelle manzoniane elencazioni impedienti dell’Azzeccagarbugli, non vi è stata alcuna reazione – ampiamente possibile sul terreno giuridico – da parte di chi aveva titolo a sostenerla, a cominciare dal governo, motivando l’inerzia con la mancanza di una formale pronuncia della Commissione, che, invece, facilmente si sarebbe potuta provocare. Sarebbe la fine del diritto se a un organo pubblico, per non esporsi a reazioni in sede giurisdizionale, bastasse non pronunciarsi formalmente.

Angelo De Mattia

3-Al direttore - Ho letto con vivo interesse le pagine curate da Capone su luci e ombre della rottamazione renziana. Un lavoro ben fatto, ennesima prova di quell’indipendenza di giudizio di cui il suo giornale si può a ragione vantare. Detto questo, se fossi un professore darei al premier un 5 in pagella. Non discuto i meriti storici del royal baby. La vecchia classe dirigente del Pd è stata (quasi) azzerata; la Costituzione più bella del mondo e l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori non sono più dei tabù; poteri forti e salotti buoni, Confindustria e sindacati, Europa e “manettari”, sono stati canzonati. Vero. La Leopolda 2011 ci aveva fatto sognare. Ma dopo due anni di governo l’Italia è cambiata, sta cambiando? Comparando le “cento idee” di allora con i risultati dell’azione di governo, non sembra. Nel nostro paese esistono ancora due enclave di “socialismo reale”: la Pubblica amministrazione e il mezzogiorno. Non voglio certo fare il gufo (comunque continuerò a dare il mio voto al Partito democratico), ma la spinta propulsiva del renzismo rischia di arenarsi se non riuscirà a smontarle pezzo per pezzo. Finora non c’è riuscito. Se ne parlerà alla Leopolda 2016? Ps. Può darsi, come ha sostenuto De Nicola su queste colonne, che gli obbligazionisti delle banche locali che hanno perso i propri risparmi meritino comprensione, ma non risarcimento. Dall’alto della mia ignoranza tecnica in campo creditizio, sono però sicuro che il Pd subirà un tracollo elettorale in regioni cruciali per il suo consenso nelle urne. Eppure l’esperienza dimostra (vedi la questione degli immigrati) che a Bruxelles fare la voce del leone e avere un comportamento da pecora non paga.

Michele Magno

4-Al direttore - Il punto di vista di Giuliano Ferrara è sempre fertile, ma questa volta non lo condivido. Non sono convinto che la decristianizzazione dell’Europa e la debolezza rinunciataria del governo Obama siano all’origine della nostra incapacità di rispondere alla sfida del terrorismo. La mia opinione al contrario è che la matrice islamista del terrorismo sia paragonabile in geologia alla tettonica delle placche, come se nel nostro tempo si scontrassero fenomeni appartenenti a epoche e stratificazioni storiche diverse. La secolarizzazione del cristianesimo inoltre a me pare un’evoluzione positiva, frutto della massima espansione della libertà, che non a caso i terroristi hanno in orrore. Quanto a Obama credo che l’America sia diventata più potente durante la sua amministrazione e perciò ancor più forte come presidio della libertà.

Sandro Bondi

“L’Isis sta guadagnando terreno? No, non penso che si stiano rafforzando. La verità è che fin dall’inizio il nostro obiettivo è stato quello del contenimento, e li abbiamo contenuti. Non hanno guadagnato terreno in Iraq. E in Siria arriveranno e se ne andranno”. Così, caro Bondi, il suo Barack Obama in un’intervista concessa a Abc il giorno prima della strage dell’Isis al Bataclan di Parigi. #presidiodilibertà