Lettere al Direttore Il Foglio 30.12.2015

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Renzi vince con il campionato fermo. Appunti su investitori e banche popolari. Per il Rabino tutti hanno ragione

1-Al direttore - Facile il 4-0, con il campionato fermo.

Giuseppe De Filippi

Avversari in campo non ci sono. Ma non è detto che una squadra che va in campo senza avversari giochi necessariamente bene. Anche da questo punto di vista a Renzi servirebbe maledettamente un Cameron per scendere in campo e, come si dice, provare a cambiare davvero il paese.

2-Al direttore - Sarebbe opportuno evitare di accrescere, con prospettazioni non fondate, le già ampie difficoltà nei rapporti con la Commissione Ue a proposito delle banche. Diversamente da quanto si scrive in un articolo del Foglio del 29 dicembre, la “bad bank” potrebbe essere considerata dal 1° gennaio aiuto di stato solo se sarà assistita, in una delle diverse forme oggetto di discussione, dall’intervento pubblico; ma ciò è ancora da vedere, dal momento che le trattative con Bruxelles, che ormai durano purtroppo da un anno (mentre l’argomento è stato sollevato dal governatore Visco due anni fa), non sono ancora concluse. Né, comunque, per gli istituti che partecipassero a un tale veicolo scatterebbe automaticamente il “bail-in”. In ogni caso, quel che sta accadendo ed è accaduto anche a proposito delle modalità di intervento per il salvataggio delle quattro banche imposte dalla Commissione Ue, non è ineluttabile, dal momento che gli indirizzi impartiti e i relativi “nein” poggiano su di una concezione del divieto di aiuti di stato che andrebbe frontalmente contrastata, per la sua abnorme ampiezza e per le discriminazioni applicative. Il governo sembra, a tal proposito, intenzionato a ricorrere alla Corte di giustizia cogliendo l’occasione della vicenda Tercas e dei poco fondati “diktat” di Bruxelles: ben venga, dunque, una tale decisione che farà, se adottata, definitiva chiarezza.

P.S. Con riferimento alla molto documentata risposta che la Ciliegia ha dato a una mia lettera, debbo sottolineare che, a proposito del ricorso al Fondo interbancario di tutela dei depositi per il salvataggio delle quattro banche, la Commissione Ue, per la sua contestazione, ha fatto leva non sulla presunta inesistenza di copertura da parte dello statuto del Fondo stesso, che invece contiene norme attivabili allo scopo, ma sulla valutazione dell’intervento come aiuto di stato, perché la partecipazione delle banche al Fondo (prevista dalla legge) è obbligatoria e perché così si sarebbe attuato un piano del governo, trascurando totalmente che i fondi da erogare sono di proprietà degli istituti partecipanti.

Angelo De Mattia

3-Al direttore - Su clima e smog i giornali si comportano con i lettori come quell’anziano rabbino da cui erano andati due uomini per dirimere una contesa. Ascoltato il primo, il rabbino dice: “Hai ragione”. Ascolta il secondo, e gli dice: “Hai ragione anche tu”. Allora la moglie del rabbino, che stava origliando dalla porta, urla: “Ma non possono avere ragione tutti e due!”. Il rabbino ci pensa, annuisce, e conclude: “Anche tu hai ragione”.

Michele Magno

4-Al direttore - Bianco Natal… o Natale in bianco? L’aria che si respira indica che è meglio darsi una regolata anziché una regalata. Una famiglia su tre dovrà ridurre le spese per i doni del 30 per cento. L’occhio è puntato sui saldi e sulle promozioni. Dal Verbo di biblica memoria al verbo quotidiano: risparmiare. Lo stato d’animo conta. Quasi il 40 per cento degli italiani teme per il posto di lavoro; due terzi si dicono preoccupati per la crisi che lascerà un pesante strascico. Il terrorismo spaventa. Ma la barca Italia va. E ciascuno di noi deve tenere almeno una mano ben salda sul remo.

Fabio Sicari

5-Al direttore - Leggo che sulla Rai è andato in onda uno spot a favore delle famiglie gay. Vorrei sapere perché se qualcuno pagasse per mandare in onda uno spot sulle famiglie tradizionali verrebbe accusato di omofobia mentre chi ha pagato per lo spot a favore delle famiglie omosessuali non viene tacciato di eterofobia.

Roberto Bellia

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