BORDIN LINE Foglio 14.1.2016

Categoria: Rubriche

Sinistra americana e sinistra italiana. Mentre in Italia, se qualcuno prospetta per il Partito democratico la definizione di “partito della nazione”, l’esecrazione dei democratici locali sia assai estesa.

di Massimo Bordin | 14 Gennaio 2016 ore 18:45

Le primarie americane sono un argomento a proposito del quale non ho alcuna competenza ma solo curiosità. Giovanna Pajetta, che invece se ne intende, mi ha raccontato che la più antica rivista della sinistra americana, The Nation, ha per la terza volta nella sua storia preso posizione a favore di un candidato nelle primarie del partito democratico. Ha scelto il senatore del Vermont che si definisce socialista, Barney Sanders. Giovanna mi ha anche spiegato che, nella sua storia secolare, la rivista solo due volte si era schierata. La prima per il reverendo Jesse Jackson, Dio li perdoni, e la seconda per Obama. Non nego che la questione sia importante, e aggiungo che se fossi americano voterei per Sanders senza esitazione alcuna, ma, mentre mi si spiegavano le complicate strategie delle primarie, pensavo al senso del fatto che la rivista dei liberal di sinistra americani si chiami The Nation mentre in Italia, se qualcuno prospetta per il Partito democratico la definizione di “partito della nazione”, l’esecrazione dei democratici locali sia assai estesa.

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