Lettere al Direttore Foglio 9.3.2016

Categoria: Rubriche

Diritti e lavoro. Lezioni spagnole per Camusso e Landini. - I licenziamenti diminuiscono: per Susanna Camusso e Maurizio Landini è tutta colpa del Jobs Act.

1-Al direttore - Nixon: faremo chiarezza.

Giuseppe De Filippi

“Dopo i quattro giorni in cui i loro tecnici hanno lavorato sul server, io e il tecnico della Camera lo abbiamo ripristinato e il registro eventi, una traccia che non si può cancellare, riportava che erano state fatte azioni per controllare singole caselle di posta”. (Massimo Artini, ex deputato 5 stelle, ieri su Repubblica).

2-Al direttore - I licenziamenti diminuiscono: per Susanna Camusso e Maurizio Landini è tutta colpa del Jobs Act.

Michele Magno

Subito dopo la riforma del mercato del lavoro spagnola, nel 2013, il Landini spagnolo, Mariano Cerezo, utilizzò una frase fantastica per spiegare per quale ragione i sindacati spagnoli scelsero di appoggiare la tosta riforma firmata da Rajoy. Consigliamo a Camusso e Landini di aprire il quadernetto e di prendere appunti: “There are no workers’ rights without work”.

3-Al direttore - A proposito di Giubileo. Durante l’Anno Santo del 1950, indetto da Pio XII, fu fatta l’inchiesta “Cento parole sull’Anno Santo” alla quale risposero personalità del mondo della cultura e della politica. Tra le prime risposte, quella del leader del Pci Palmiro Togliatti che su un biglietto autografo scrisse: “La questione non mi interessa. Palmiro Togliatti. 15 febbraio 1950”.

Riccardo Poletti

4-Al direttore - La tesi che – come il Foglio ha ricordato sottolineando il pensiero di una parte della Bri oltreché della Bundesbank – alcuni sostengono, secondo la quale la deflazione non è necessariamente un male, una tesi rilanciata nell’imminenza delle decisioni che la Bce è chiamata ad assumere il 10 marzo, non solo è minoritaria in sede “scientifica”, ma contrasta frontalmente con il regolamento condiviso dalla stessa Bce che àncora il mantenimento della stabilità dei prezzi a un livello intorno ma sotto il 2 per cento. Allora, considerato che l’inflazione è oggi al -0,2 per cento e non si ritiene da quasi tutti i previsori che a breve possa risalire vero il target indicato, delle due l’una: o la suddetta tesi si traduce espressamente in una proposta di modificare la regolamentazione in questione – e si vedrà come e con quale consenso – oppure non si è consapevoli che l’implicito invito  alla Banca centrale a non adottare alcuna misura è una sollecitazione a un comportamento illegittimo, considerato che esso si tradurrebbe nella violazione dell’unico mandato che il Trattato Ue affida alla Bce. Per quest’ultima ragione, è facilmente prevedibile che Mario Draghi non darà ascolto a questi inviti e giovedì rafforzerà le misure contro i rischi di una forte deflazione. Oltre tutto, se non lo facesse, deluderebbe non poco mercati e istituzioni.

Angelo De Mattia

5-Al direttore - Sarà pure un bel film (anche al netto dei due Oscar cinematograficamente corretti intendo), ma “Il caso Spotlight” i miei soldi non li avrà comunque. Primo, perché omette di dire che la chiesa, già a partire dal pontificato di Wojtyla – come ebbe a ricordare l’ex portavoce Navarro Valls in un’intervista a Repubblica – e poi con Ratzinger e ora con Bergoglio, ha fatto passi da gigante nella lotta alla pedofilia (che per altro, numeri alla mano, resta un fenomeno assolutamente marginale tra le file del clero, con buona pace dei sanculotti in servizio permanente effettivo secondo cui accusa uguale condanna). Lo stesso Papa Francesco, in un colloquio con Ferruccio de Bortoli, disse che la chiesa cattolica “è forse la sola istituzione pubblica a essersi mossa con trasparenza e responsabilità. Nessun altro ha fatto di più”. Secondo, perché – e va dato atto al Foglio di essere stato l’unico giornale a raccontarlo – il brodo di coltura dell’inchiesta del Boston Globe sui casi di pedofilia nella diocesi di Boston è lo stesso della “mitica” rivoluzione sessuale di sessantottarda memoria che, tra le altre cose, puntava (e punta) proprio alla “normalizzazione” della pedofilia, come dimostra la nuova edizione di “Unisex”, documentatissimo (e agghiacciante) saggio scritto a quattro mani da Enrica Perucchietti e Gianluca Marletta (si veda in particolare il capitolo 9 su “Ideologia gender e pedofilia”). Ma tant’è. Non la scopriamo certo ora l’ipocrisia laicista che vuole la pedofilia un orientamento sessuale come gli altri salvo poi stracciarsi le vesti quando questo orrendo peccato (perché di questo si tratta) riguarda qualche uomo di chiesa. Avanti il prossimo.

Luca Del Pozzo