Milan, accordo raggiunto con i cinesi: 740 milioni

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Un fondo di Fuzhou dietro l'acquisto. Ecco come cambia il mercato. 30 anni di successi con Berlusconi

Claudio Torre - Ven, 05/08/2016 - 14:06  Il Giornale aggironato ore 14,32

Oggi è stato firmato un contratto preliminare (il closing è previsto per fine anno) che prevede che Fininvest ceda il 99,93% per cento del capitale azionario per una cifra pari a 740 milioni, compresi debiti per circa 220 milioni.

Dopo 30 anni esatti Silvio Berlusconi passa così la mano alla Sino-Europe Investment Management Changxing, società veicolo di cui fanno parte, tra gli altri, Haixia Capital, il fondo di stato cinese per lo Sviluppo e gli Investimenti nonchè Yonghong Li, manager che ha condotto la trattiva in questi mesi. Berlusconi avrebbe ottenuto anche che fossero inserite nel contratto precise clausole che assicurassero gli investimenti necessari per riportare subito il Mlan a essere competitivo a livello europeo.

"Il presidente Silvio Berlusconi - si legge in una nota Fininvest - ha approvato il contratto preliminare firmato dall’amministratore delegato di Fininvest, Danilo Pellegrino, e da Han Li, rappresentante del gruppo di industriali cinesi, relativo alla compravendita dell’intera partecipazione detenuta dalla stessa Fininvest" nel club. In base all’intesa, la valutazione del club risulta di 740 milioni di euro e "tiene conto di una situazione debitoria stimata in circa 220 milioni". Il contratto, vincolante, verrà perfezionato entro la fine del 2016, una volta ottenute le autorizzazioni dalle autorità italiane e cinesi. "Gli investitori - prosegue la nota - operano attraverso la management company Sino-Europe Sports Investment Management Changxing Co.Ltd. Della compagine fanno parte fra gli altri Haixia Capital, fondo di Stato cinese per lo Sviluppo e gli Investimenti, e Yonghong Li, chairman della management company, che è stato fra i promotori del gruppo con cui Fininvest ha lungamente trattato fino alla firma odierna. Assieme ad Haixia Capital e a Yonghong Li, acquisiranno quote dell’Ac Milan altri investitori, alcuni dei quali a controllo statale. Fra loro, società attive nel campo finanziario e altre impegnate in settori industriali". "Gli acquirenti - si spiega nel comunicato - si impegnano a compiere importanti interventi di ricapitalizzazione e rafforzamento patrimoniale e finanziario di AC Milan, per un ammontare complessivo di 350 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 100 milioni da versare al momento del "closing"). Il contratto prevede anche che con il ’signing’ gli acquirenti mettano a disposizione una caparra, a conferma degli impegni assunti, pari a 100 milioni di euro, di cui 15 contestualmente alla firma e 85 entro 35 giorni". Durante l’intera negoziazione, nella stesura del contratto e degli impegni che prevede, Fininvest ha "sempre avuto come obiettivo prioritario quello che il Presidente Berlusconi aveva chiaramente indicato: dotare il Milan, attraverso un assetto proprietario finanziariamente adeguato, di quelle risorse sempre più elevate ormai indispensabili per riportarlo a competere con i più importanti club del calcio mondiale". Nella trattativa gli investitori cinesi si sono avvalsi come advisor per la parte finanziaria di Rothschild & Co. e per quella legale dello studio Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners, Fininvest rispettivamente di Lazard e BNP Paribas e dello studio Chiomenti.

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