PROFUMI D’ORIENTE PER IL MILAN - LEE HA PRONTA LA SQUADRA DI INVESTITORI: 4 GRUPPI CINESI E UNO THAILANDESE –

MA LA FAMIGLIA BERLUSCONI È DIVISA: MARINA VUOLE VENDERE SUBITO, BARBARA CHIEDE DI ASPETTARE IL NUOVO STADIO

Dalla Cina rimbalza il rumor sul gruppo di imprenditori guidati dall’uomo d’affari Lee interessati ad acquisire quote del club rossonero - In corsa Zong, la Wanda Group e i giganti Huawei (già sponsor del Milan) e Alibaba - Berlusconi valuta la società 950 mln e ne chiede 250 milioni per coprire i debiti - Previsto un incontro nei prossimi giorni anche col thailandese Bee Taechaubol...

BERLUSCONI LEE 1

Monica Colombo per il “Corriere della Sera” 10 APR 2015 11:33

Il Milan guarda a Oriente. In attesa che Bee Taechaubol, rappresentante della cordata thailandese, torni in Europa come previsto nei prossimi giorni per incontrare il presidente Berlusconi, dalla Cina rimbalza il rumor riguardante l’identità del gruppo di imprenditori guidati da Richard Lee interessati all’acquisizione di quote del club rossonero.

Al netto delle smentite piovute nell’ultima settimana, l’agenzia di stampa Xinhua scrive che dietro l’uomo d’affari di Hong Kong — ricevuto ad Arcore giovedì scorso — si celerebbero quattro colossi cinesi e una società thailandese non meglio identificata. Secondo quanto riferito a Xinhua da Fu Yixiang, vicepresidente della Camera di Commercio italo-cinese, sono in corsa la Wahaha di Zong Quinghou, la Wanda Group di Wang Jianlin e i giganti delle telecomunicazioni Huawei (già sponsor del Milan) e Alibaba di Jack Ma, società che opera nell’ecommerce.

Stando a quanto dichiarato da Fu Yixiang poiché singolarmente nessuno di questi colossi sarebbe in grado di accontentare le richieste di Berlusconi (che valuta la società 950 milioni e chiede la copertura dei 250 milioni di debiti per evitare un aumento di capitale in estate) «un consorzio formato da diverse grandi aziende pagherà la metà della cifra, mentre la restante sarà raccolta tramite crowfunding.

Berlusconi del resto vuole vendere il club, non è un segreto. Il problema è che non c’è consenso all’interno della famiglia su quando venderlo: alcuni (cioè Marina, numero 1 di Fininvest, ndr ) vorrebbe cedere il prima possibile considerando il Milan un eccessivo onere finanziario. Altri (Barbara in primis, ndr ) preferirebbero conservarlo fino alla costruzione del nuovo stadio così da poter esigere un prezzo più elevato».

Richard Lee, interpellato sull’argomento, ha commentato: «Ci sono molte speculazioni in questo momento, non posso confermare nulla per ora». Intanto le due diligence proseguono con la chiusura prevista per il 30 aprile. Poi le due cordate, terminata la verifica dei conti, formalizzeranno un’offerta scritta. Nel frattempo vige anche nel gruppo di Bee il massimo riserbo. Di certo nessuna comunicazione verrà ufficializzata prima del 31 maggio, giorno di chiusura del campionato.

Berlusconi ha già messo in preventivo di perdere il Milan (che per il posticipo con la Sampdoria ha il centrocampo in emergenza: in dubbio sia Van Ginkel sia Bonaventura) ma vorrebbe lasciarlo ai successori con un posto sicuro

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