Nostra intervista

Categoria: Vetrina

Benedetto De  Pizzol Assessore all’Agricoltura e Attività produttive fra l’altro afferma: “ci siamo impegnati a regolamentare l’uso dei prodotti fitosanitari, ora recepito da diversi Comuni. Nel nostro territorio operano circa 300 aziende agricole”

1)      D.- E’ terminata la 40 mostra dei vini di collina in modo più che soddisfacente. Lei cosa dice?

 

 

R. - Assolutamente soddisfacente grazie all’impegno profuso da circa un centinaio di volontari. La Mostra dei Vini di Collina rappresenta per il Comune di San Pietro di Feletto una meta annuale molto importante perché in questa manifestazione, in modo implicito, si fa anche il punto della situazione di come le aziende del territorio comunale, e non solo, hanno lavorato durante l’anno. Ma in questa edizione molto significativa perché veniva festeggiato il 40° della mostra  si è avuto modo di riflettere come si è evoluta la mostra da quando nel 1969 i fondatori ebbero la geniale idea di istituire questo appuntamento.

2)      D.- Abbiamo visto parecchi giovani vinificatori e preparati anche commercialmente. Tutto di buon auspicio per il futuro.  Quante cantine conta il territorio felettano?

 R. - Premetto dicendo che abbiamo la fortuna di essere inseriti in una realtà, quella della Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG) del Prosecco Superiore di Conegliano Valdobbiadene, in cui una serie i soggetti economici e istituzionali hanno fatto sì che, grazie alla loro cooperazione, il Prosecco sia diventato tra i vini più richiesti al mondo. Mi riferisco all’impegno costante dei nostri produttori nell’immettere in commercio prodotto di qualità eccellente e alla presenza di strutture di supporto come la Scuola Enologica, il CRA Centro di Ricerca per la Viticoltura di Conegliano e l’importante azione del Consorzio di Tutela. Questo ha favorito, vista la buona remunerazione sia del prodotto uva che vino, la possibilità di reddito da parte delle aziende, quindi i giovani, magari con tradizioni familiari nel ramo e dopo aver completato gli studi presso la Scuola Enologica di Conegliano, vedono nel settore viticolo/enologico una attività su cui investire il proprio futuro. Non a caso il distretto di Conegliano-Valdobbiadene vanta una delle più alte concentrazioni di enologi al mondo.

      Questi ragionamenti calzano a meraviglia per quanto riguarda San Pietro di Feletto; nel nostro territorio operano infatti circa 300 aziende agricole, una trentina delle quali trasforma il prodotto e lo commercializza con una propria etichetta.

 

3)      D.- La produzione di vino italiana 49,6 milioni di ettolitri ha superato quella francese con 46,2 milioni. Quanto incide la produzione  felettana e più bianchi o rossi?

R: -Una precisazione è doverosa: è vero che la produzione italiana di vino ha superato quella francese però l’ha superata in quantità ma non in valore.

Per quanto riguarda la produzione felettana, essa va inserita nel contesto in cui si è sviluppata, cioè nell’area della DOCG Conegliano Valdobbiadene e nell’area della DOC Colli di Conegliano. Il territorio del Comune di San Pietro di Feletto si estende per 19,45 kmq, un terzo del quale, circa 700 ettari (ma i dati precisi li avremo solo all’inizio del 2012 quando si potranno richiedere le rilavazioni del 6° Censimento dell’Agricoltura), occupato da impianti a vigneto. Naturalmente la parte del leone la fa la produzione di Prosecco DOCG che, con circa 620 ettari, ha una potenziale produzione di circa 70.000 ettolitri di vino e circa l’10% della denominazione. La rimanenza della produzione va a concorrere in quelle varietà che formano i vini Colli di Conegliano DOC bianco e rosso, visto che le caratteristiche pedoclimatiche  della cosiddetta zona dei “Feletti” favoriscono anche la produzione di vini più aromatici e strutturati. Così come testimoniato nel libro di Diego Tomasi I terroirs della Denominazione Conegliano Valdobbiadene Studio sull’origine della qualità che all’inizio ’800  i vini provenienti da San Pietro di Feletto, in particolare Verdiso e Marzemino, avevano le valutazioni maggiori. 

4)      D.- Il suo assessorato è anche impegnato in relazioni di marketing del territorio in consessi sovracomunali. Come lo svolge per quanto tempo lo impegna ?

R.-L’Amministrazione comunale di San Pietro di Feletto è stata promotrice, insieme ai Comuni della DOCG Conegliano-Valdobbiadene, dello stralcio del Regolamento di Polizia rurale sull’uso dei prodotti fitosanitari, il che ha significato un approccio nuovo e diverso nell’instaurare politiche di interesse diffuso come ad esempio la gestione sostenibile del territorio. Allo scopo, attraverso l’Assessorato di cui ho le deleghe, cioè Agricoltura e Attività Produttive, ho avuto l’onere e soprattutto l’onore di coordinare la commissione che per circa un anno si è riunita per la stesura della normativa. Naturalmente quando si prendono impegni di questo tipo, la profusione di tempo per conseguire l’obiettivo è massima.

5)      D.- Quali sono i rapporti Assessorato pro Loco per la mostra del vino ? e l’esposizione di vini dei vari produttori che ritorno ha per loro? E non pensa che la sede vada ingrandita e attrezzata anche per contatti con i clienti?

R.- I rapporti con la Pro Loco di San Pietro nell’organizzare la Mostra del Vino sono sempre molto intensi come lo ha dimostrato l’edizione del 40° dove l’Amministrazione comunale ha contribuito nella programmazione dei due convegni dedicati uno alla presentazione del libro di Diego Tomasi ricercatore del CRA Centro di Ricerca per la Viticoltura di Conegliano I terroirs della Denominazione Conegliano Valdobbiadene: studio sull’origine della qualità e il secondo dedicato al futuro della DOCG Conegliano-Valdobbiadene. Da non trascurare, inoltre, l’apporto straordinario che la Pro Loco ha avuto nella iniziativa di solidarietà al Comune abruzzese di Vittorito colpito dal terremoto nell’aprile del 2009.

Sul ritorno in termini di immagine ed economica ai produttori per la partecipazione alla mostra, penso sostanzialmente che rappresenta una possibilità in più e qualificata, anche a basso costo, che le aziende vitivinicole hanno nel proporre i propri prodotti. Inoltre il valore aggiunto che raffigura la Mostra dei Vini di Collina di San Pietro è quello della estrema cura con cui viene preparata l’esposizione dei vini e organizzata la mostra in genere e anche il prestigio del luogo dove si svolge la manifestazione: l’ex Eremo Camaldolese di Rua. Si tratta di componenti che aumentano la percezione dell’eccellenza del prodotto e la sua promozione. Va poi ricordato che la mostra ha trend assolutamente positivo di visitatori anche provenienti dall’estero.

Sull’attrezzare la mostra, e magari poter anche ingrandirla, ci sono delle idee e delle proposte da parte sia dell’Amministrazione comunale che della Pro Loco che nel prossimo futuro dovremmo prendere in considerazione.

6)      D.- Esiste nel nostro territorio la vendita diretta produttore agricolo – consumatore di vini e altri prodotti dei loro campi? Intende adottare, o già adotta, qualche eventuale politica di sostegno? E in caso affermativo ci può dire in cosa consiste?

R.- Fondamentalmente i produttori del nostro territorio sono organizzati anche per la vendita diretta  dei propri prodotti. Invece se intende chiedere se l’Amministrazione comunale di San Pietro di Feletto ha in mente di adottare delle misure tipo un farmer’s market a km zero, rispondo che l’idea è stata presa in considerazione, ma dobbiamo fare i conti con alcuni fattori fondamentali. Tra di questi, che il Comune di San Pietro, essendo diviso in 5 frazioni, non ha alcun centro popoloso per rendere sufficientemente appetibile sia per la esposizione e la vendita da parte dell’azienda agricola che di conseguenza l’acquisto del consumatore (a parte Bagnolo che comunque risente della vicinanza di Conegliano). Quindi l’idea di istituire un farmer’s market va ponderata molto attentamente.