Conegliano: Il punto sui 9 programmi dei candidati Sindaci

Categoria: Vetrina

Non c’è miglior occasione delle elezioni amministrative per cogliere le

tendenze politiche e culturali, le sensibilità che si agitano in una comunità. Noi tentiamo di farlo come osservatori, lasciando le polemiche ai contendenti, leggendo i 9 programmi e rilevando ciò che, secondo noi, manca e/o si sarebbe potuto anche scrivere. Primeggiano le  la problematiche amministrative senza visioni extraterritoriali, quasi feudali. Sommando le cose da fare dei 9 programmi e potendole risolvere nei prossimi 5 anni, uscirebbe una città perfetta, troppo perfetta e quindi impossibile. Ci pare che nel fare le tante proposte non si sia tenuto conto dei bilanci che sono e saranno alimentati con sempre minori risorse;  non sono indicate priorità  tempi  di attuazione.

Ma prima vogliamo sottolineare una tendenza presente fra i candidati Sindaci di alcune liste locali o non partitiche, almeno nel senso comune: il rifiuto della democrazia rappresentativa-delegata a favore di quella “lineare” dove non ci sono capi e/o organismi dirigenti, dove in tutti si decide tutto:” l’antipolitica”; in altre il richiamo generico  alla partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa senza sforzarsi di  indicare gli strumenti e la possibile organizzazione istituzionale che non pesi  sui tempi delle decisioni già lunghi burocraticamente. I punti -domande

1) informazione annuale sul procedere dell’attuazione del programma della maggioranza

2) l’evasione, la lotta alla, delle imposte reddituali e dei contratti affitto non registrati nonché allo stato dei controlli sull’accatastamento degli immobili

3) la considerazione,  le proposte sono  compatibili con le risorse finanziarie sempre minori

4) l’accenno ai temi etici e aborto della legge 40-2004 e la sua operatività

5) residenze fasulle di extra-comunitari che incentivano la clandestinità e minano l’ordine pubblico

6) partecipazione dei cittadini. Almeno i tre programmi dei candidati Zambon, Fojadelli e Bernardelli avrebbero potuto indicare nelle commissioni consigliari e riunioni di quartiere periodiche consultive e preventive alle decisioni ,  gli strumenti, salvo definirli poi, partecipativi o altri possibili

7) una maggior presa in considerazione  della situazione occupazionale del territorio dove un eventuale dismissione o riduzione del personale della Zanussi di Susegana provocherebbe non pochi problemi sociali. E’ l’impresa, in generale, che crea occupazione e non andare contro di essa

8) la circonvallazione nuova a Sud con la presa d’atto che così restando la situazione viaria non si avranno soluzioni stabili per il Centro Storico. Per il presente esistono progetti accantonati.

9) un progetto per Conegliano in sostituzione di quello in atto e datato che dica cosa fare dei 2000 appartamenti liberi e la cui occupazione porterebbe gli abitanti a oltre i 37.000 esistenti da anni

10) l’impegno e convinzione  politica, la cultura, lo spirito necessario per la formazione del comprensorio dei Comuni che gravitano su Conegliano.  Continua invece la errata  impostazione egemonica del problema, pur essendo vero che Conegliano  ha già  dato in termini di servizi e  strutture pubbliche ai  Comuni  potenzialmente “comprensoriali”. La cultura p.es- avrebbe potuto contenere una accenno al loro coinvolgimento in determinate iniziative. La Consulta dei Sindaci meritava un richiamo al suo operare visto che neanche, per quello che sappiamo, sulla organizzazione dei   Piani di Attuazione Territoriale (PAT) e quelli intercomunali(PATI) ha saputo concordarsi. Il 13 aprile, la Commissione regionale ha legiferato per  l’associazione fra comuni e per la loro fusione. Conegliano, con il Sindaco, deve far propria questa decisione e rendersi attore con una politica però che tenga conto delle specificità e diritti dei Comuni che intenderà coinvolgere.

11) Alla fine una domanda principe: abbiamo oggi una classe dirigente in tutte le sue componenti e parti sociali, che, emulando quelle del dopoguerra, sono in grado, hanno voglia di farsi carico anche del bene comune e portare Conegliano-comprensorio a nuovi traguardi? Per una comunità responsabile ?

OPACT  Circolo Conegliano, a cura di W. Cadorin e di Cappellaio – 17.4.2012

Commento ripreso da Trevisopress e OggiTreviso