Post elezioni: simpatizzanti a confronto

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Conegliano, abbiamo messo a confronto simpatizzanti del PDL, PD, Lega e Bene comune.

OPACT: allora chi ha vinto?

 

Simp.PDL:  politicamente chi si è astenuto e poi i vecchi gruppi. Zambon su Fojadelli. Gava-Galan su Sernagiotto.

Simp. Lega: sono d’accordo. Correva voce in città che una parte del PDL pensava a un ribaltamento dei risultati per sfruttarlo a fini interni correntizi del PDL.

Simp. PD: sono possibili 2 letture: la prima che ha vinto Zambon ai voti ma non nella novità; la seconda più conservatrice e strumentale che il PD è arrivato a un passo dalla vittoria nel secondo turno e questo, come un farmaco anti acido, può coprire e accontentare il vecchio gruppo anche qui esistente  che crede che un nome esterno possa supplire alla mancanza di una politica di governo

Simp. Bene Comune: abbiamo creduto che limitandoci ai problemi contingenti della città, avremmo  preso  i voti di protesta dando spazio alle cose incompiute della passata giunta.  Non abbiamo dato peso al mov. 5 stelle e alla politica, quella buona. Ha vinto comunque il vecchio e l’astensione forte.

OPACT: come vedete il futuro di Conegliano? Rifletteranno sui risultati?

S.PD: i nostri consensi sono fermi da anni a quel 15% segno di infermità politica che per superarla pensiamo sempre e solo a un innesto esterno capace di farci fare il salto. La coalizione che mettiamo in piedi prende buoni voti e diciamo, credendoci, che sono consensi  nostri. Ma non è vero.

S.PDL:  politicamente e amministrativamente, Maniero ha lasciato una eredità pesante e il suo gruppo si è adagiato nell’azione. Gruppo che ritroveremo riconfermato da Zambon. Riuscirà a riflettere e trovare stimoli, idee, progetti e spendersi per questi? Terrà conto delle tante astensioni che erano voti PDL? Ho l’impressione che il PDL di Conegliano patisca le tensioni correntizie che ci sono in provincia.

S. Lega: non è un buon momento per noi. Stiamo riflettendo a fondo sui risultati di queste elezioni che ci vedono perdenti anche in zone sempre nostre. La protesta non è più roba nostra. Meno male che abbiamo Zaia.

OPACT:  cosa pensate dei Partiti?

S.PD:  così come sono non contano più ma sono insostituibili per la democrazia e noi dipendiamo molto ancora dal sindacato CGIL che risente della posizione barricadiera della FIOM. Basta guardare alla Zanussi. Con tanti problemi interni compresa l’uscita da Susegana degli stabilimenti, avanza tempo di dare solidarietà ai dipendenti di Equitalia solo per dire, alla fine, che la colpa è di Berlusconi e Monti: questo è fare politica e non sindacato.

S.PDL: sono d’accordo. Noi abbiamo un grosso problema: le sezioni e gli iscritti non contano ma solo il coordinatore che fa il bello e cattivo tempo. Siamo bloccati nella sfida fra correnti e gruppi elettorali che si preparano per le elezioni politiche del 2013 e Europee. Ma se continuiamo così,  ci arriveremo con strumenti vecchi in una situazione del tutto diversa dalla presente e perdenti.

S. Lega:  Abbiamo tirato forse troppo la corda pensando alle cerimonie e alle tradizioni manipolate. Abbiamo invaso il potere a tutti i livelli possibili credendoci onnipotenti. Abbiamo creduto nella protesta fine a se stessa sollevando ogni piccolo problema locale a guerra o morte

S. Bene Comune: abbiamo pagato credendo che bastasse parlare di strade e opere incompiute tralasciando anzi, non credendo nella politica, quella buona, come cosa di sviluppo. Abbiamo messo le toppe ai pantaloni ma eravamo senza camicia.

(continua) 22.5.2012