Maturità, il ministero vuole studenti ecologisti (e l'estinzione del genere umano)

Sette tracce su sette nella prima prova scritta all'esame di stato delle scuole superiori sono su come l'uomo interferisce sull'ambiente. Il problema non è Caproni, ma l'ideologia che sta sotto alla scelta di certi testi

di Antonio Gurrado 21 Giugno 2017 alle 18:19  da www.ilfoglio.it

Non lasciatevi ingannare da Giorgio Caproni. Il problema delle tracce d’italiano della maturità non sta nel fatto che il ministero abbia scelto un autore troppo recente per essere stato effettivamente spiegato durante l’anno scolastico; il problema, il guaio forse, risiede nel fatto che il medesimo ministero abbia proposto sette tracce su sette tutte afferenti grossomodo allo stesso argomento: il modo in cui l’uomo interferisce con l’ambiente che lo circonda.

Questo argomento risulta declinato in due maniere: il rapporto fra uomo e natura e il rapporto fra uomo e progresso.

Il rapporto fra uomo e natura viene analizzato nella famigerata traccia su Caproni ma anche nel saggio breve di ambito artistico-letterario (“La natura tra minaccia e idillio nell’arte e nella letteratura”) e nel saggio breve di ambito storico-politico (“Disastri e ricostruzione”). Il rapporto fra uomo e progresso si attaglia al saggio breve di ambito socio-economico (“Nuove tecnologie e lavoro”), a quello di ambito tecnico-scientifico (“Robotica e futuro tra istruzione, ricerca e mondo del lavoro”), nonché ai temi di argomento storico e di ordine generale, dedicati rispettivamente al miracolo economico italiano e al concetto stesso di progresso materiale e morale. Non ci fosse stato in gioco il diploma, un candidato mediamente sveglio e un po’ meno allineato del consueto avrebbe potuto produrre un unico svolgimento per tutte le tracce insieme; oppure scrivere un guazzabuglio di luoghi comuni su come il progresso umano minacci la natura e poi chiedere ai commissari di indovinare quale delle sette tracce avesse scelto di svolgere. Sarebbe risultato indistinguibile.

Ambiente

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