1. 'NON ESISTONO UOMINI IMPOTENTI, SOLO DONNE INCOMPETENTI':

QUESTA FRASE SUBLIME RIASSUME LA VITA DISSOLUTA DI DORIS DELEVINGNE, PROZIA DELLA TOP MODEL CARA

3 SET 2017 15:43 Lyndsy Spence per “The Sun”da www.dagospia.com

2. UN NUOVO LIBRO CELEBRA LA SUA VITA da ww., LEI CHE FECE IL GIRO DEL MONDO IN 80 LETTI. FRA LE SUE LUNGHE GAMBE PASSARONO CHURCHILL PADRE E FIGLIO, BARONI, MILIONARI, GAY E LESBICHE, BASTAVA FOSSERO RICCHI. HA ELEVATO AD ARTE IL RUOLO DELLA MANTENUTA

3. QUANDO LA STORIA CON UNA SUA RICCA AMANTE FINÌ, NEL 1941, DOVETTE VENDERSI I GIOIELLI E IMPEGNARE VARI PREZIOSI, PASSÒ GUAI CON LA POLIZIA PERCHÉ IN TEMPO DI GUERRA ERA ILLEGALE FARLO. A 42 ANNI FU RITROVATA IN HOTEL, MORTA PER OVERDOSE DI BARBITURICI

La supermodella Cara Delevingne è nota per il suo comportamento selvaggio ma non è niente rispetto a quello della sua prozia Doris Delevingne, che negli anni ’20 e ’30 scandalizzò la società come cortigiana a caccia di uomini ricchi e potenti, pronta a finire a letto indipendentemente che si trattasse di uomini o donne, che le piacessero o meno.

Nel libro di Lyndsy Spence in uscita il 7 novembre, intitolato “The Mistress Of Mayfair: Men, Money & The Marriage of Doris Delevingne”, si raccontano le sue scappatelle lesbo, con Winston Churchill e con il fotografo gay della famiglia reale Cecil Beaton.

Doris iniziò la relazione con Randolph Churchill, ma era sposata con il Visconte Castlerosse. Due anni prima era andata a letto con Winston all’Hotel Ritz di Parigi, lui le disse che sarebbe stata in grado di portare all’orgasmo anche un cadavere. L’affaire fra Doris e Randolph fu scoperto dal maître del “Cavalry Club” di Londra, che aprì la porta dell’atrio e e si trovò davanti un paio di lunghissime e belle gambe che volteggiavano.

Poi si scoprì anche la relazione fra Doris e il baronetto Sir Alfred Beit, a quel punto, nel 1932, Castlerosse chiese il divorzio. Si erano sposati nel 1928, contro la volontà della madre di lui, Lady Kenmare. Doris non era l’aristocratica che diceva di essere. Nata nel 1900, era figlia unica del proprietario di una merceria dell’East End, famiglia di cristiani purutiani.

Doris scoprì che era facile diventare benestanti, dopo aver stretto amicizia con Gertrude Lawrence, attrice mantenuta da un ricco fidanzato. Le due, insieme alla scrittrice Barbara Cartland, frequentavano feste di milionari americani nelle suite del Cavendish hotel. Rosa Lewis, proprietaria dell’albergo, disse che la vita di Doris poteva intitolarsi “Il giro del mondo in ottanta letti”. Doris sapeva di avere belle gambe e girava in pantaloncini corti, più corti di quanto si pensava fosse appropriato.

Il milionario Stephen “Laddie” Sanford le comprò una Rolls-Royce, le pagò un autista, un parrucchiere, e la fece trasferire in una casa di Mayfair. Doris si faceva arrivare le scarpe in pelle da Roma, ne ordinava anche 200 paia a botta, perché “era da idioti indossarle più di tre o quattro volte”. La seta, invece, la ordinava a Parigi. Finita la storia con Laddie, Doris si frequentò con altri uomini, in cambio di soldi e danaro. Castlerosse le comprò pellicce e gioielli e si indebitò. Era ossessionato da lei e la sposò, ma lei cambiò solo il cognome, non certo le abitudini. Le sue nottate erano talmente occasionali che nemmeno le considerava adulterio. Il suo otto era “Non esistono uomini impotenti, solo donne incompetenti”.

Nel 1936 Doris incontrò Margot Flick Hoffman, figlia di un facoltoso uomo d’affari di New York e moglie lesbica dello scrittore Richard Sanford Hoffman. Fu lei a mantenerla, a pagare le bollette e a garantirle uno stile di vita dissoluto. Quando la storia finì, nel 1941, Doris dovette vendersi i gioielli e impegnare vari preziosi, passò guai con la polizia perché in tempo di guerra era illegale farlo. A 42 anni fu ritrovata in hotel, morta per overdose di barbiturici.

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