Riscaldamento globale, il climatologo Battaglia: "Affare da 1 miliardo al giorno. Greta Thunberg? Sfruttata"

Quando abbiamo sfidato i nostri detrattori a un confronto pubblico, si sono rifiutati

30 Gennaio 2020 Pietro Sinaldi liberoquotidiano.it –lettura2’

Professor Battaglia, perché contro la petizione con la quale lei e suoi autorevoli colleghi contestate la scienza del clima c' è stata una rivolta mediatico-scientifica?

«Gli interessi dietro la favola dell' emergenza climatica sono enormi. A dispetto di quella che lei chiama sollevazione mediatico-scientifica, quando abbiamo sfidato i nostri detrattori a un confronto pubblico, si sono rifiutati. I modelli climatici non hanno ricostruito il clima caldo del passato né l' arresto del riscaldamento degli anni 1940-75 e neppure hanno previsto il clima degli anni 2000-2019. La nostra petizione nega che sia stato dimostrato che l' attuale riscaldamento globale sia dovuto alle emissioni antropiche».

L' uomo può influire sul clima?

«Non c'è prova che l' uomo abbia mai influito sul clima in modo misurabile. La CO2 è un gas serra ma dire che riscalda il pianeta sarebbe come sostenere che chi mette un cent al giorno nei forzieri di Paperone può influire sulla sua ricchezza. In realtà ci sono prove che il contributo antropico è rumore di fondo sulla variabilità naturale del clima».

Perché allora nel mondo fa più caldo?

«È dall'inizio del 1700 che il pianeta si scalda. Perché? Ci sono alcune ipotesi, la scienza va coi piedi di piombo. Di certo l'uomo non c'entra».

Cosa la preoccupa di più per il futuro del pianeta?

«In tema di clima non mi preoccupa nulla: non abbiamo alcun potere di controllarlo. Possiamo però adattarci agli eventi meteo severi. Finché impegniamo le nostre risorse con la pretesa di governare il clima (cioè, finché, per proteggere la nostra casa di montagna dal peso della neve spendiamo per evitare che nevichi anziché costruire il tetto spiovente), distraiamo denaro da vere emergenze».

L'inquinamento ha effetti climatici dannosi?

«Non come clima globale. Certo non sono esclusi fenomeni meteo locali. Ma il problema dell' inquinamento è di natura sanitaria».

Ci sono interessi dietro l'allarme climatico?

«È un affare da un miliardo al giorno. La presidente della Commissione Ue ha detto di volersi impegnare affinché si mettano 300 miliardi l' anno per dieci anni sull'ambiente. Una pacchia per chi intascherà quei soldi, ma un disastro per noi, che spenderemo senza avere effetti sul clima».

Cosa pensa di Greta?

«Hanno trovato una bambina da sfruttare, per di più malata, in modo che se provi a contraddirla passi per essere senza cuore».

Come possiamo conciliare vita moderna e basso impatto ambientale?

«L' inquinamento è controllabilissimo».

Perché lei sostiene l'energia nucleare?

«Il nucleare è la prima fonte d' energia elettrica in Europa, e la seconda negli Usa».

La plastic tax serve?

«Uno Stato può tassare quel che vuole, quindi anche la plastica. Ma se nel farlo dice che lo scopo è ridurne l' uso, allora è una sciocchezza. La plastica è un materiale prezioso e senza la nostra vita sarebbe peggiore».

Chi sono nel mondo i maggiori nemici del clima?

«Dio, se mi si permette l' insolenza. Ma tenga conto che in questi ultimi secoli ci ha beneficato: stiamo godendo di un meraviglioso periodo caldo, con vegetazione più ricca e ambiente più consono all' uomo».

di Pietro Senaldi

Commenti   

#3 riki 2020-02-01 12:45
Inviata il 17.10.2019 alla redazione coop. Rivista e mai avuto risposta in barba al confronto
Buongiorno, vedo e leggo in ogni numero della rivista un fondo di Luca Mercalli presidente della SMI che poi è (v.Wikipedia)La Società meteorologica italiana (SMI) è una onlus italiana che si propone lo studio e la divulgazione della meteorologia, della climatologia e della glaciologia.[1] ….
Forse mi sbaglio ma il Mercalli non è fra quelli che hanno sottoscritto un documento affinchè ai vari sostenitori di tesi opposte ambientaliste definiti anche con vecchio gergo politico “revisionisti , siano preclusi interventi sulla stampa ?
Posso capire che la rivista mensile Consumatori conduca una sua battaglia di parte, ma non sarebbe più formativo per i tanti soci Coop di culture diverse, portare alla attenzione anche gli argomenti degli altri tipo il religiosamente vituperato prof. Battaglia ?
#2 riki 2020-01-31 09:08
E POI C'È LA NEONATA FONDAZIONE DELLA FAMIGLIA THUNBERG CHE SERVIRÀ A GESTIRE ''IN MODO COMPLETAMENTE TRASPARENTE'' I DIRITTI DI LIBRI, DONAZIONI E PREMI Dagospia.com
#1 riki 2020-01-30 20:59
Ora Greta fa anche marketing: registra marchio col suo nome
L'attivista svedese corre ai ripari: "Il mio nome ed il movimento #FridaysForFuture vengono costantemente utilizzati per scopi commerciali senza alcun consenso"

Roberto Vivaldelliilgiornale.it

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