Coronavirus: con i ristoranti chiusi, i topi di New York si danno al cannibalismo.

Rischiamo una razza più aggressiva e resistente?

FULVIO CERUTTI 20.4 2020 lazampa.it

L’emergenza coronavirus chiude i ristoranti di tutto il mondo e, tra gli effetti collaterali, i topi non riescono più a nutrirsi del cibo che normalmente trovavano fra i rifiuti. E a New York il fenomeno ha spinto i ratti ad atti di cannibalismo: «Un ristorante all’improvviso chiude, cosa che è successa a migliaia non solo a New York ma da costa a costa degli Stati Uniti e in tutto il mondo – spiega il rodentologo Bobby Corrigan alla Nbc News – e quei ratti che vivevano vicino a quel ristorante e che per decenni dipendevano da quel locale, beh, ora “la vita” non lavora più per loro e hanno solo un paio di scelte: cannibalismo e infanticidio per sopravvivere».

Michael H. Parsons, studioso di scienze biologiche della Fordham University, ipotizza anche un’altra conseguenza: la popolazione dei topi andrà drasticamente a ridursi nei prossimi mesi, ma questo potrebbe, ne lungo periodo, a trovarci con una razza di ratti più forte e aggressiva: «Gli esemplari si rivoltano l’uno contro l’altro, si stanno letteralmente uccidendo fra di loro – spiega lo studioso a Inside – . Non appena troveranno nuovo cibo, cosa che indiscutibilmente faranno, invece di avere topi di “basso livello” che cercano di entrare nelle nostro residenze, ne avremo di più intelligenti, più resistenti».

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