UE & AGRICOLTURA/ Cresce il fronte del “no” al regolamento sui fitofarmaci

"PAGHIAMO CON LA NOSTRA VITA IL CARBONIO EMESSO DA QUALCUN ALTRO" degli Stati più richi.

09.11.2022 - Manuela Falchero ilsussidiario.ne e dagospia.com lettura3’

L’assessore lombardo all’Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi Rolfi e il Presidente di Agrofarma- Federchimica Vanelli scendono in campo

Tra i grandi temi che campeggiano sul tavolo della Commissione europea c’è quello dei fitofarmaci utilizzati in agricoltura. Bruxelles ha infatti presentato una proposta di regolamento che punta a dimezzare il loro utilizzo entro il decennio. Ma questa linea rischia di penalizzare l’Italia.

A sollevare il punto è stato nei giorni scorsi l’assessore lombardo all’Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi Fabio Rolfi che, in una lettera indirizzata a tutti gli europarlamentari eletti in Lombardia, ha rilasciato sul tema dichiarazioni nette: “L’approvazione della proposta di regolamento europeo sull’uso dei fitofarmaci comporterebbe forti criticità per l’agricoltura lombarda e italiana. Secondo il metodo di calcolo che si vuole introdurre, l’Italia sarebbe costretta a ridurre del 62% l’utilizzo di prodotti fitosanitari entro il 2030. Una imposizione che rappresenta un serio rischio per gli operatori del settore che non riuscirebbero a proteggere adeguatamente le produzioni agricole dagli agenti esterni, insetti alieni su tutti, con forti ripercussioni sulla tenuta economica di intere filiere”.

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Il tutto senza valutare adeguatamente la situazione specifica del nostro Paese. “In questa proposta – lamenta l’assessore Rolfi – vengono considerate solo marginalmente le tipologie di colture e il quadro di riferimento meteo climatico, elementi fondamentali per valutare l’impiego dei prodotti fitosanitari e per definire strategie di protezione che in Italia risultano più complesse rispetto ad altre aree della Ue, come quelle del nord Europa. I maggior utilizzi di quantitativi per ettaro in Italia riguardano tra l’altro i prodotti fitosanitari a base di rame e zolfo: molecole utilizzate dal biologico, per cui la proposta di una maggiore riduzione risulta incompatibile con la richiesta, contenuta nella Farm to fork, di incremento della superficie condotta con metodo biologico. Una contraddizione in termini. Senza contare l’aumento di burocrazia per le aziende e le Regioni”.

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E dello stesso tenore è anche il recentissimo intervento del presidente di Agrofarma-Federchimica, Riccardo Vanelli, secondo il quale il documento in discussione a Bruxelles minaccia lo sviluppo dell’agricoltura italiana. “Agrofarma condivide gli obiettivi generali della strategia Farm to Fork, ma non le modalità attuative presenti nel Regolamento Uso Sostenibile degli agrofarmaci”, afferma Vanelli.

Il fronte del “no” alla misura sta insomma ingrossando le proprie fila. E va detto che non si limita alla critica, individuando anche altre strade percorribili. “Le nuove tecniche di miglioramento genetico, già sperimentate e avallate dalla comunità scientifica internazionale – ricorda Rolfi -, rappresentano una valida alternativa ai fitofarmaci di sintesi chimica. Si tratta di tecniche che nulla hanno a che fare con gli Organismi geneticamente modificati, ma che attendono ancora il via libera attraverso uno specifico provvedimento di legge. Una norma che chiarisca, una volta per tutte, la differenza sostanziale tra mutagenesi e transgenesi, tra Ogm e Tecniche di evoluzione assistita (Tea)”.

-"PAGHIAMO CON LA NOSTRA VITA IL CARBONIO EMESSO DA QUALCUN ALTRO" - ALLACOP27 I PAESI IN VIA DI SVILUPPO CHIEDONO IL RISARCIMENTO PER I DANNI CAUSATI AL CLIMA DAGLI STATI PIÙ RICCHI - LE PICCOLI NAZIONI INSULARI SOFFRONO LE CONSEGUENZE MAGGIORI DEL RISCALDAMENTO GLOBALE, MA CONTRIBUISCONO POCHISSIMO ALLE EMISSIONI DI CO2: IL 63% DELL'ANIDRIDE CARBONICA RILASCIATA NELL'ARIA È IMPUTABILE INFATTI A NORD AMERICA, EUROPA E AUSTRALIA (E IL RESTO ALLA CINA)..dagospia.com

Commenti   

#1 walter 2022-11-09 19:34
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2. GENTILONI L’HA AVVISATA DI COSTRUIRE UN’ALLEANZA CON LA GERMANIA E NON SOLO CON LA FRANCIA (MACRON E’ UNO SCALTRO OPPORTUNISTA) - IL DIVIDE ET IMPERA DELLA DUCETTA E' UN GIOCO PERICOLOSO: VUOLE ISOLARE FORZA RONZULLI STRINGENDO A SE’ IL DJ DEL PAPEETE E CONTENERLO USANDO IL PELUCHE GIORGETTI (FINIRA’ PER PRENDERE SCHIAFFI DA TUTTI E DUE)
3. FITTO SUDA: LA MACCHINA BUROCRATICA STA ASFALTANDO IL PNRR - GLI SCAZZI SU MIGRANTI E RAVE SONO LE PRIORITA’ DI UN GOVERNO APPENA INSEDIATO CHE E' NEL MIRINO DI BRUXELLES?
9.11.2022 dagoreport Giorgia Meloni sta cercando di tenere strette le redini del governo. Non è un’operazione scontata. Intorno a lei ci sono due alleati inaffidabili che, pur di guadagnare spazio e visibilità, non esiterebbero ad azzopparla per ridimensionarla…da dagospia.com

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