Riforma elettorale e preferenze

Ripristinando le preferenze nel sistema elettorale (una regola che non esiste negli altri paesi) no si fa il partito degli “onesti” come è nelle intenzioni di Angelino Alfano. Le preferenze (come già esperimentato in Italia nd.r.) moltiplicano i costi della politica, incentivano le clientele, il voto di scambio, la corruzione. E’ illusorio pensare che saranno eletti i “migliori” perché vinceranno coloro che potranno disporre di maggiori risorse, proprie o acquisite in cambio di favori. A prevalere saranno “i vizi” e non le “virtù” del PDL.

Lettera al Foglio di Giuliano Cazzola

Memori di quel periodo in cui c’erano le preferenze, cambiate con tutti d’accordo, sottoscriviamo

Solo gli utenti registrati possono commentare gli articoli

Per accedere all'area riservata