Come salvare Tsipras per altri nove mesi

Se accetterà finalmente di stare al gioco e ai numeri dei creditori internazionali, Alexis Tsipras si conquisterà nove mesi di respiro, ma poi saranno solo fatti suoi e dei greci.

di David Carretta | 11 Giugno 2015 ore 13:11 Foglio

Bruxelles. Se accetterà finalmente di stare al gioco e ai numeri dei creditori internazionali, Alexis Tsipras si conquisterà nove mesi di respiro, ma poi saranno solo fatti suoi e dei greci. In un incontro terminato a tarda notte ieri, il primo ministro greco ha concordato con la cancelliera tedesca, Angela Merkel, e il presidente francese, François Hollande, di “intensificare” i negoziati per trovare una soluzione che permetta alla Grecia di evitare il default e il rischio di uscita dall'euro. “Quando c'è volontà, c'è una strada”, ha detto Merkel prima del faccia a faccia con Tsipras. La Germania ha pronto un piano per superare l'emergenza dell'estate e uscire dall'impasse, consentendo a Atene di rimborsare i debiti in scadenza al Fondo Monetario Internazionale e alla Banca Centrale Europea. Ma dal marzo 2016 Atene non potrà più aspettarsi nuovi aiuti europei. Berlino ha preso Tsipras e il suo governo sul serio: non ci sarà un terzo programma di salvataggio. Ma non dovrebbe nemmeno esserci una ristrutturazione del valore reale del debito, nemmeno con un prolungamento delle scadenze o un taglio dei tassi di interessi.

Le grandi linee del piano tedesco per salvare Tsipras dal default immediato si articolano in tre punti. Primo, l'attuale programma di assistenza finanziaria, che arriva a espirazione il 30 giugno, verrebbe prolungato per altri 9 mesi, allineando così il calendario dei prestiti europei a quelli del Fmi. Secondo, con quasi 7 miliardi di euro che la Grecia deve rimborsare alla Bce in luglio e agosto, Berlino è pronta a direttore 10,9 miliardi di euro, che erano stati destinati alla ricapitalizzazione delle banche greche e che attualmente bloccati in un conto del fondo salva-Stati Esm in Lussemburgo, per coprire le necessità finanziarie greco verso i creditori istituzionali. Terzo, i 7,2 miliardi di euro che restano nel programma di salvataggio saranno sbloccati a rate, man mano che il governo Tsipras adotterà le riforme e le misure di bilancio concordate con i creditori internazionali nella riunione dell'Eurogruppo del 18 giugno.

Il primo ministro greco è chiamato a fare la sua parte, incluso il difficile compito di convincere la sinistra di Syriza a acconsentire a una soluzione pragmatica, che implicherà il tradimento di diverse promesse elettorali. Innanzitutto, Tispras deve accettare l'obiettivo di avanzo primario del 1% chiesto dai creditori internazionali e ridurre drasticamente i prepensionamenti. Se gli europei sono pronti a rinunciare alla richiesta di tagli alle pensioni minime, si aspettano una rimodulazione pesante delle aliquote Iva. I creditori vogliono anche garanzie che non ci sarà nessuna marcia indietro sulle liberalizzazione mercato del lavoro, né un aumento dei salari minimi. Almeno fino alla fine del programma di assistenza nel marzo 2016, quando Tsipras sarà libero da memorandum, Troika e Brussels Group. Se poi tra nove mesi il primo ministro greco non sarà riuscito a rimettere l'economia e i conti in ordine, permettendo alla Grecia di avere di nuovo accesso ai mercati internazionali, saranno fatti suoi. Default e uscita dall'euro compresi.

Categoria Estero

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