Per le multinazionali la pacchia sta finendo

Ora anche le società multinazionali dovranno cominciare a pagare le imposte nei paesi dove operano.

 di Marino Longoni Italia Oggi 7.10.2015

Ora anche le società multinazionali dovranno cominciare a pagare le imposte nei paesi dove operano. Non era più possibile tollerare che, in anni di crisi economica come quelli che stanno attraversando tutti i paesi occidentali, nei quali il denominatore comune è stato l'inasprimento fiscale sulle persone e sulle imprese fino al limite del tollerabile, società come Google, Amazon, Facebook versassero imposte ridicole grazie a una sapiente attività di pianificazione fiscale internazionale. Nel 2012 Amazon ha versato alle casse dell'erario italiano meno di un milione di euro, Google 1,8 milioni, Facebook addirittura 132 mila euro.

Dopo due anni di lavoro, l'Ocse ha infatti reso note le 6.500 pagine del cosiddetto pacchetto Beps (base erosion and profit shifting), un progetto commissionato dal G20, che sarà discusso formalmente domani a Lima, e che si propone di mettere i freni all'elusione internazionale delle multinazionali. Pratiche che, secondo i calcoli dell'Ocse, sottraggono agli stati produttori di ricchezza tra i 100 e i 240 miliardi di dollari l'anno.

Non si tratta di norme vincolanti per gli stati, ma di un piano comune che dovrà essere implementato dai singoli stati. Ma quello che è successo negli ultimi anni, con il crollo imprevisto e improvviso del segreto bancario, dimostra che gli stati hanno tutto l'interesse a dare applicazione a queste disposizioni per evitare emorragie di gettito ormai non più sostenibili. La maggior parte dei paesi, di fatto, si sta già muovendo sulla scia degli orientamenti ora formalizzati dall'organizzazione parigina. Per esempio il patent box e la cooperative compliance, di recente approvati dal parlamento italiano, sono già tarati sui parametri Ocse. Quello della lotta all'elusione internazionale è un processo ormai non più arrestabile. Non importa se alcune società multinazionali hanno fatturati superiori al Pil della maggior parte degli stati europei. Il potere legislativo è ancora nelle mani dei parlamenti, che devono fare i conti con un'opinione pubblica sempre meno disponibile a restare inerte di fronte a profitti stellari, praticamente esentasse, in stridente contrasto con la stragrande maggioranza delle piccole e medie

Categoria Economia 

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