Perché i marines hanno chiesto due elicotteri russi per addestrarsi

Per e conoscere fino in fondo ogni potenziale minaccia che potrebbe manifestarsi sul campo di battaglia

DAVIDE BARTOCCINI, 9.5.2018 www.occhidellaguerra.it

Tutto, pur di essere addestrati ai massimi livelli e conoscere fino in fondo ogni potenziale minaccia che potrebbe manifestarsi sul campo di battaglia: anche procurarsi a viso aperto i mezzi del nemico. Un recente rapporto pubblicato dal Marine Corps Times, firmato dal giornalista Kyle Rempfer, ha rivelato che l’U.S. Marine Corps Air Ground Task Force Training Command ha già inoltrato la richiesta per l’acquisto o la fornitura tramite alcuni appaltatori di due elicotteri di produzione russa: l’elicottero d’attacco Mil Mi-24 – nome in codice Nato “Hind” e di un elicottero da trasporto multiplo Mil Mi-17 – nome in codice Nato “Hip”. Entrambi gli elicotteri da guerra, derivati da versioni precedentemente prodotte e in forza all’Unione Sovietica, dovrebbero servire come ‘velivoli di simulazione’ per preparare al meglio le unità in addestramento alla minacce espresse delle forze avversarie.

“L’elicottero d’attacco [Mi-24], a causa delle sue dimensioni, profilo di volo, potenza di fuoco e capacità di manovra difensive, costituisce una minaccia unica che crea una forza avversaria realistica, dissimile e credibile” scrive il giornalista nel suo report; e tecnicamente ogni analista non può che confermare questa verità, rispetto a uno degli elicotteri d’attacco più celebri della storia.

L’elicottero d’attacco AIFV (Armored Infantry Fighting Vehicle) “Hind” progettato dalla Mil Moscow Helicopter Plantcon sede a Mosca, è stato sviluppato per il supporto aereo ravvicinato contro bersagli corazzati con il ruolo di ‘gunship’. Velivolo biposto, armato con una torretta brandeggiabile posta sotto l’abitacolo, armata di mitragliatici multi canna rotanti/cannoncino, e di un carico utile di missili guidati anti-carro o razzi da 80mm trasportabili sui piloti delle due ‘alette’ laterali, possiede la peculiare caratteristica di trasportare personale di rinforzo completamente equipaggiato, con la possibilità di aprire il fuoco da apposite feritoie nel vano carico lungo 2,83 metri (fino a 8 passeggeri/paracadutisti equipaggiati). Per la sua eccellente manovrabilità e potenza di fuoco potrebbe dare filo da torcere anche agli elicotteri avversari.

La richiesta del comando di addestramento dei Marines ha espresso la ‘necessità’ di ottenere questo particolare elicottero affermando: “Lo scopo di questo sforzo è di fornire familiarità con le caratteristiche di volo, le capacità e le limitazioni dell’aereo avversario ad ala rotante e dell’elica”, “Ciò avverrà mediante l’accessibilità a due aeromobili stranieri appaltati dall’avversario che parteciperanno a determinati eventi di esercizio come parte di una forza opposta realistica.”

Il velivolo verrebbe dotato di ‘pods’ di tracciamento elettronici per l’integrazione in simulazioni nelle esercitazioni di combattimento presso la Yuma Range and Training Area (RTA) di MCAS: una grande struttura di addestramento nel deserto dell’Arizona dove vengono riprodotti con estrema precisione gli ambienti dei tratti di battaglia attuali dove una minaccia come l’elicottero d’attacco “Hind” potrebbe intervenire a supporto di forze di terra avversarie – si ipotizza il Medio Oriente e il Nord Africa. Il comando dei Marines ha inoltre fatto menzione del potenziale impiego di questa unità offensiva contro i propri elicotteri da combattimento e da trasporto – si pensi all’elicottero multiruolo UH-1Y Venom, l’elicottero d’attacco AH-1Z Super Cobra e il convertivano multiruolo MV-22 Osprey – e intende addestrare i piloti a questa evenienza. Secondo il report il piano prevede un totale di cinque sessioni di operazioni di addestramento annuali per un massimo di 40 ore totali di volo in condizioni VFR (luce diurna, condizioni meteo visive in condizioni di bel tempo).

Questi due elicotteri replicherebbero in maniera accurata le capacità di molte potenziali forze avversarie. Attualmente, ben 57 paesi utilizzano l’elicottero d’attacco Mi-24 Hind, e altrettante impiegano velivoli ad ala fissa prodotti dalla Sukhoi come il Su-27 nome in codice Nato “Flanker” o il Su-25 nome in codice Nato “Frogfoot”. Il medesimo interesse sarebbe stato espresso, infatti, nei confronti di velivoli ad ala fissa di produzione russa come il caccia Sukhoi Su-27 , ampiamente esportato in forze armate non allineate alla Nato, e già ti osservato in alcuni esemplati fotografati sulle piste del campo della base di addestramento di Nellis in Nevada. L’elicottero d’attacco Hind è stato ampiamente impiegato dall’Unione Sovietica durante la guerra in Afghanistan, dalle forze aeree libiche, nella guerra da Iran e Iraq e dal Ciad. Secondo quanto riportato dalla testata specializzata The Avionist, al momento ci sono almeno due elicotteri d’attacco Mi-24 Hind negli Stati Uniti. Entrambi di proprietà privata, si trovano al Lancaster Air Museum di Lancaster, in Texas, e sono ancora operativi.

L’ipotesi che un funzionario del Pentagono (magari sotto copertura) entri della porta della Mil Moscow Helicopter Plant di Mosca con una valigetta piena di rubli e acquisti due elicotteri da combattimento con una scusa è molto remota. Dunque vedremo in che modo i Marines troveranno le loro cannoniere volanti russe per prepararsi al peggio. Una cosa è certa, sono finiti i tempi in cui la tecnologia bellica nemica poteva essere “studiata” solo una volta catturata in battaglia, o per merito di affascinanti intrighi spionistici.

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