TRUMP SGANCIA LA BOMBA NEL G7: VOI PIANGETE PER I DAZI?

E IO VI PROPONGO UN'AREA DI LIBERO SCAMBIO. ZERO DAZI.

Maria Giovanna Maglie per Dagospia 9.6.2018

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COSÌ SCOPERCHIA L'IPOCRISIA DI FRANCIA E GERMANIA - KURZ CONFERMA LA POSSIBILITÀ DI UN MEETING PUTIN-TRUMP IN AUSTRIA - CONTE SI SCHIERA CON DONALD E VIENE INVITATO ALLA CASA BIANCA. È L'INIZIO DI NUOVI RAPPORTI INTERNAZIONALI E DI CAMBIAMENTI CHE POTREBBERO ESSERE MOLTO PIÙ VELOCI DI QUANTO OGGI NON SEMBRI AD OSSERVATORI SUPERFICIALI

Free trade proclamation. Alla faccia del protezionismo. Triplo salto mortale, oplà, diceva sul serio, non era una battuta, e il tavolo accuratamente preparato per uno di questi inutili G7 o 8 che fossero, e a una Merkel furiosa non resta che preannunciare che alla fine il documento comune ci sarà anche se resta la distanza degli Stati Uniti, ovvero che ha dovuto cedere, lei, Macron, e ruota di scorta Juncker.

Trump questa mattina, prima di andarsene a Singapore a preparare lo storico vertice con il dittatore della Corea del Nord Kim Jong un, tiene una conferenza stampa da solo mentre gli altri 6 si preparano a parlare di ambiente e clima, e dice che la disputa sulle tariffe è presto risolta senza tanti strani calcoli e risse su cosa conviene a chi se si trasforma l'intero territorio delle Nazioni industrializzate in una zona di Commercio tariff free,niente tariffe ,zero dazi.

Il succo e’: noi ci vogliamo bene con gli altri Paesi che sono qui in Quebec riuniti -ed è inutile chiedersi se stia prendendo in giro tutti - non ci sono contenziosi aperti, se dovessi dare un voto al nostro rapporto direi che e’ dieci, usare un linguaggio forte per spiegare le proprie posizioni e’ del tutto normale, e per carità, nessun rancore, hanno fatto gli interessi delle rispettive nazioni, sono stati bravi in passato,è sicuramente colpa delle passate Amministrazioni se hanno stipulato accordi pessimi per gli Stati Uniti. Ora però è finita.

Ora, è possibile che sui giornali e TV dell'Inviato Unico o del Commentatore Unico leggiate che è tutta una manfrina ma semplicemente non è vero. È una proposta rivoluzionaria e mette in seria difficoltà Francia e Germania, le nazioni i cui leader fino a oggi hanno fatto gli indignati. Se un'automobile americana oggi entra a fatica in Europa perché c'è un dazio del 10% addirittura il 22 per i pick-up, e invece per gli autoveicoli europei è in tutto 2,5%, che cosa si risponde se in buona fede ad una proposta di questo tipo?

Trump ha anche ribadito l'invito ad accogliere di nuovo nei vertici dei paesi più industrializzati la Russia di Putin messa fuori 4 anni fa perché si era annessa la Crimea. Anche questa è stata una proposta arrivata a sorpresa al vertice canadese, e che naturalmente scopre molta ipocrisia da parte di chi si oppone. Con la Russia infatti paesi come la Germania ostenta lontananza e disdegno democratici, confermano le sanzioni, ma poi trattano la costruzione del nuovo gasdotto.

La delegazione americana in Quebec conferma anche le voci della vigilia su un prossimo incontro a due tra Trump e Putin, assieme alla possibilità, come Dago-anticipato, che si tenga nella scandalosa Vienna di Sebastian Kurz, leader sovranista e populista inviso alle capitali europee.

Il portavoce del Cremlino pure ha confermato da Qingdao, in Cina, dove il presidente russo sta partecipando al summit dei Paesi membri della Shanghai Cooperation Organization (Sco), che il vertice e’ in preparazione.

Peskov ha è confermato che la possibilità dell'incontro a Vienna e’ emersa nei colloqui tra Putin ed il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, durante la visita in Austria nei giorni scorsi del presidente russo. Ma, ha ribadito, bisogna prima che Russia e Stati Uniti raggiungano un accordo.

In che senso? Che se il leader del Cremlino è "pronto a sviluppare, approfondire e normalizzare le relazioni con gli Usa"; se è vero che "ci siamo incontrati con il presidente degli Stati Uniti nell’ambito di eventi internazionali. ed è ovviamente insufficiente per affrontare le relazioni Usa-Russia”, il punto è che la situazione politica interna negli Stati Uniti non consente di tenerlo".

L'allusione è chiara alle nuove sanzioni americane, ma anche all'intero clima di sospetto e processo contro la Russia che si fa intorno all'inchiesta di un procuratore speciale sulle possibili ingerenze di Mosca nelle elezioni del 2016.

Certo, se l'incontro dovesse essere davvero fissato per il prossimo luglio, durante il viaggio di Trump a Bruxelles per la Nato, sarebbe per uno scatto di reni del presidente americano, non certo perché l'indagine Russia Gate si possa sperare conclusa in un qualunque modo.

Lanciata la bomba, Trump è partito per Singapore a preparare il Summit del 12, calibrando le parole, spiegando che si tratta di una possibilità che si presenta una volta sola di costruire pace e dicendosi certo che capira’ in un minuto se le intenzioni di Kim jong-un sono serie o sta bluffando. I recenti contatti sono stati positivi tra i negoziatori, si tratta di un territorio inesplorato nel vero senso della parola,” ma io resto fiducioso”’.

Con il premier italiano Giuseppe Conte Donald Trump ha avuto un colloquio privato di circa un'ora. Ha mostrato cordialità ed entusiasmo verso “il grande vincitore”, come lo ha chiamato, delle elezioni italiane. Con l'eccezione del Giappone, che gli accordi già li va facendo separatamente fin dalla primavera scorsa con gli Stati Uniti, l'Italia del nuovo governo è stato l'unico Paese ad esprimere accordo con Trump sulla questione delle sanzioni alla Russia ed anche sulla prepotenza tedesca nel problema dei dazi.

Conte e’ stato invitato alla Casa Bianca. Anche queste sono notizie che si possono sottovalutare perché cosi’ è l'andazzo delle fake news, oppure percepire come inizio di nuovi rapporti internazionali e di cambiamenti che potrebbero essere molto più veloci di quanto oggi non sembri ad osservatori superficiali.

Commenti

Fresco umido. Sempre più complicato capire le influenze estere sull’Italia di Di Maio e Salvini.La battaglia europea contro la Germania è in atto da mesi per gli USA. L’Italia è arrrivata nel momento giusto. Debole nei rapporti esteri, offre ai contendenti due facce: M5s pro Usa e Salvini pro Putin e si mantiene in equilibrio dicendo si a tutti. Può andar bene oggi con gli Usa alla ricerca del proprio tornaconto ma domani ?

Ricordiamoci che Salvini era già stato in Usa prima che diventasse grande. Insomma Andreotti insegna ancora.

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