KAMIKAZE MILIARDARI - I TERRORISTI CHE SI SONO FATTI ESPLODERE IN SRI LANKA

ERANO RICCHI E CON LAUREE E MASTER PRESI ALL'ESTERO

Cristiana Mangani per “il Messaggero” 25.4.2019 da dagospia.com

– ILHAM E IMSATH, 31 E 33 ANNI, ERANO FIGLI DEL MILIARDARIO MOHAMED YUSUF IBRAHIM, UNO DEI MAGGIORI IMPORTATORI DI SPEZIE DEL MONDO MENTRE JAMEEL MOHAMED AVEVA STUDIATO LEGGE IN UN COLLEGE IN INGHILTERRA...

Benestanti, istruiti e votati alla morte per Allah. La strage nello Sri Lanka sembra ripetere un repertorio già attuato nell' attacco all' Holey Artisan Bakery nel 2016, in Bangladesh, dove hanno perso la vita 20 persone, compresi alcuni italiani. Anche lì come a Colombo, il commando che è entrato in azione non era composto da disperati, ma da giovani di buona famiglia.

Abdul Lathief Jameel Mohamed aveva studiato legge in un college del sud-est dell' Inghilterra tra il 2006 e il 2007 prima di trasferirsi in Australia per un master e tornare poi in Sri Lanka. Si è fatto esplodere nel giorno di Pasqua. Come lui, gli altri killer - nove tra i quali una donna - tutti provenienti da famiglie agiate.

Ilham Ahmed Ibrahim e Imsath Ahmed Ibrahim, di 31 e 33 anni, erano fratelli e figli del miliardario Mohamed Yusuf Ibrahim, uno dei maggiori importatori di spezie del mondo. Hanno colpito negli hotel Shangri-La e Cinnamon. Mentre Fatima, moglie incinta di Ilham, ha azionato il detonatore di un ordigno che era nella sua casa quando è arrivata la polizia, uccidendo anche i suoi due bambini.

IL MASTER

È stato il ministro della Difesa cingalese, Ruwan Wijewardene, a tracciare il profilo dei membri del National Thowheeth Jama' ath che, con la regia quasi certa dell' Isis, ha fatto precipitare nel terrore l' intero Paese. «Gran parte di questo gruppo di attentatori suicidi proveniva dalla classe media o alta - ha dichiarato Wijewardene - Questo è un fattore preoccupante. Alcuni di loro avevano studiato in vari altri Paesi, avevano Llm (master in legge, ndr)». Nessuno dei killer era straniero.

 

Non è la prima volta che terroristi eccellenti diventano protagonisti di massacri che segnano la storia, a riprova che la deriva jihadista non passa - solo - per le strade sudicie delle periferie del mondo. Un nome per tutti: Ziad Jarrah, uno degli attentatori dell' 11 settembre proveniva da una ricca famiglia libanese. O Mohammed Emwazi, meglio conosciuto come Jihadi John, il tagliagole dell' Isis ucciso in Siria che aveva studiato all' Università di Westminster a Londra. Resta da chiedersi quale possa essere l' obiettivo dell' Isis in questa strage.

Se l' attentato è stato formalmente attribuito alla piccola organizzazione terroristica locale, è certo che non abbia potuto mettere a segno l' attacco in maniera indipendente. Isis potrebbe aver utilizzato le proprie cellule cingalesi per reclutare adepti anche tra i tamil, musulmani o meno. Non a caso, nel video di rivendicazione si fa riferimento agli assalitori e non ai martiri, e nelle dichiarazioni del portavoce dello Stato islamico Abu Mohammed al-Adnani la scritta in sovrimpressione compare proprio in lingua tamil.

 

LO SCOOTER

L' allerta, intanto, continua a essere massima, anche se sono state arrestate 60 persone. L' inviato Usa nello Sri Lanka ha avvertito che ci sono «piani terroristici in corso», l' Fbi ha inviato un team per assistere le autorità locali nelle indagini. E la polizia ha fatto brillare uno scooter imbottito di esplosivi che era parcheggiato vicino al cinema Savoy di Colombo. Sui warning arrivati dall' intelligence di New Delhi sono emersi nuovi dettagli: gli 007 cingalesi sono stati avvertiti 4 mesi prima delle stragi.

Nel documento, oltre all' allerta, si forniva il nome del gruppo islamico coinvolto, dei suoi leader e di altri membri, indirizzi, telefoni e obiettivi che avrebbero colpito. C' era anche la presunta mente, Zahran Hashim, che è stato fermato, rimesso in libertà, e mai più rintracciato sul suo telefono cellulare.

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