"I TEDESCHI VOGLIONO LA VECCHIA POLITICA DELLA BCE PERCHE' ALTRIMENTI IL LORO WELFARE SALTA"

GIULIO TREMONTI FA LE CARTE ALLA GERMANIA CHE VERRA': "LO STATO SOCIALE TEDESCO SI BASA SU MUTUE, COOPERATIVE, ASSICURAZIONI:

27.9.2021 dagospia.com lettura3’

UN SISTEMA A CAPITALIZZAZIONE. NON COME DA NOI, CHE È A ROTAZIONE CON L'INPS. LÌ INVESTONO SUL MERCATO E CON I RENDIMENTI PAGANO LE PRESTAZIONI. QUESTO SISTEMA STA CROLLANDO CON I TASSI ZERO O SOTTO ZERO. CHIUNQUE SIA IL CANCELLIERE, PORRÀ AI PARTNER EUROPEI QUESTA QUESTIONE - LA FRASE DI DRAGHI "È IL MOMENTO DI DARE E NON DI PRENDERE" RISCHIA DI TROVARE UN LIMITATO GRADIMENTO IN GERMANIA"

Fabio Martini per "la Stampa" Sostiene Giulio Tremonti: «La "nuova" Germania può essere tentata dal ritorno al Patto di Stabilità e alla vecchia Bce perché, chiunque sia il Cancelliere, porrà a se stessa e ai partner europei una grande questione che da loro è il problema emergente: uno Stato sociale che si basa sulle mutue e sulle cooperative. Pagando le prestazioni con i rendimenti ottenuti sul mercato, ora si ritrovano con rendimenti a tassi zero. Ma così il Welfare tedesco rischia di entrare in crisi, finendo per chiamare in causa anche l'Italia».

Giulio Tremonti, ministro dell'Economia dell'ultimo governo Berlusconi, durante la crisi finanziaria del 2011, in polemica proprio con tedeschi e francesi sostenne che all'origine di quella crisi non c'era l'Italia e che non sono state la Germania e la Francia a salvarci ma semmai sono state loro e le loro banche a salvarsi anche con i nostri soldi. Possibile? Siamo sempre noi a salvarli?

«Loro hanno un problema emergente, del quale, per ora si parla poco e che spiega gran parte del voto tedesco. C'è un grosso problema che riguarda la struttura del Welfare. Lo Stato sociale tedesco si basa su mutue, cooperative, assicurazioni: un sistema a capitalizzazione. Non come da noi, che è a rotazione con l'Inps. Lì investono sul mercato e con i rendimenti pagano le prestazioni. Questo sistema sta crollando con i tassi zero o sotto zero. La scelta di stampare moneta dal nulla fatta nel 2012 per, dicono loro, salvare l'euro - ma in realtà per salvare le loro banche - adesso lo ripagano con gli interessi: può fargli saltare lo Stato sociale».

Una crisi di questo tipo che riflessi potrebbe avere sulla questione che tanto ci angustia del ritorno al rigore e al vecchio Patto di stabilità?

«Tassi zero in Germania vuol dire che non possono andare avanti con quel sistema e si aprirà una discussione non banale se tornare a prima: al Patto e alla prima Bce».

E questo chiunque sia il Cancelliere?

«Secondo me si. Nel voto socialista c'è un elemento di reazione e di paura, ma nei popolari c'è senza dubbio un ritorno al vecchio mondo».

Secondo Tremonti alla "nuova" Germania dall'Italia dobbiamo guardare con una certa preoccupazione?

«Diciamo che una frase del tipo "è il momento di dare e non di prendere" rischia nel prossimo futuro di trovare un limitato gradimento in Germania».

Allude a Draghi: ma più in generale non pensa che saranno presto insostenibili le spese a pie' di lista, a cui gli italiani si vanno assuefacendo?

«Lei legga la Costituzione all'articolo 81 secondo comma, nella parte emendata dalla riforma del 2012, dopo la lettera Bce. Il principio è quello del pareggio di bilancio e dunque il divieto del ricorso al debito salvo due ipotesi: il ciclo economico e gli eventi straordinari, che ovviamente non sono il progetto di rifare l'Italia anche grazie al nuovo debito contratto attraverso il Pnrr. Ma questo enorme debito è compatibile con la Costituzione? Quando si dice: la vendetta della storia».

Salvo sorprese finirà anche la Grande Coalizione che abbiamo mutuato soltanto noi

«Nel 2005 la Germania ha integrato una notevole novità nel modello politico: la Grande Coalizione. Non c'era in Europa un modello di questo tipo. Fu un unicum. Merkel aveva ereditato le importanti riforme del Cancelliere socialdemocratico Schroeder e la Germania veniva da una fase di notevole difficoltà: il loro Pil cresceva meno di quello italiano e il deficit cresceva più del nostro. Ma era Grosse, la loro coalizione. Ora quella coalizione non è più Grosse e la novità del dopo-voto sarà questa: la Germania esce dall'anomalia della democrazia concordata». -

Commenti   

#1 walter 2021-09-27 09:21
URSULA HA PERSO L'ANGELA CUSTODE - COSA SUCCEDERÀ IN EUROPA DOPO IL VOTO IN GERMANIA? LA PIÙ PREOCCUPATA È LA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE, URSULA VON DER LEYEN, CHE PERDE LA SPONDA DI ANGELA MERKEL. SE POI IL FUTURO CANCELLIERE FOSSE IL SOCIALDEMOCRATICO OLAF SCHOLZ LEI, POPOLARE E TEDESCA, PERDEREBBE ALTRO PESO POLITICO - PER QUESTO NEI PALAZZI DI BRUXELLES, ANCHE SE NESSUNO LO DICE, TIFANO PER UNA RIEDIZIONE DELLA GRANDE COALIZIONE SPD-CDU, CHE SALVEREBBE CAPRA E CAVOLI
Estratto dell’articolo di Claudio Tito per "la Repubblica"

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