GLI SCONTRI IN KAZAKISTAN HANNO PERMESSO AL PRESIDENTE TOKAYEV DI LIQUIDARE GLI ULTIMI PEZZI DEL REGIME DI NAZARBAYEV

PERCHÉ, NELLE ORE CRUCIALI, LA CAPITALE ALMATY È RIMASTA INDIFESA? E DA CHI ERANO GUIDATI I RIBELLI CHE L'HANNO DEVASTATA?

11.1.2022 dagospia.com lett3’

1 - TOKAYEV ATTACCA NAZARBAYEV, 'HA CREATO CLASSE DI RICCHI'

(ANSA-AFP) - Il presidente del Kazakhstan, Kassym-Jomart Tokayev, ha accusato il suo predecessore Nursultan Nazarbayev di aver favorito la creazione di "una classe di persone ricche anche per gli standard internazionali". Secondo l'agenzia di stampa statale russa Ria Novosti, il presidente del Kazakhstan Tokayev ha incaricato il governo di creare un elenco di società e grandi oligarchi che trasferiranno annualmente capitali a un fondo sociale.

"Grazie al primo presidente, l'Elbasy (leader della nazione, titolo dell'ex presidente Nazarbayev, ndr), nel Paese sono comparsi un gruppo di aziende molto redditizie e un ceto di persone ricche anche per gli standard internazionali", ha detto Tokayev, parlando davanti ai membri del parlamento. "Credo che sia giunto il momento di rendere il dovuto al popolo del Kazakhstan e aiutarlo in modo sistematico e regolare", ha affermato Tokayev secondo Ria Novosti.

2 - VERSO ALMATY LA CITTÀ RIBELLE "QUI LE CHIAVI DEL GOLPE KAZAKO"

Estratto dell'articolo di Fabio Tonacci per "la Repubblica"

[…] Il presidente Tokayev. Il quale, ormai, non ha più remore a parlare di «tentato colpo di Stato». Chi c'era racconta di un improvviso abbandono del campo da parte delle forze di polizia. Poche ore che sono bastate però a gruppi di violenti armati e organizzati per prendersi la città, metterne a ferro e fuoco i palazzi delle istituzioni e l'aeroporto, saccheggiare il saccheggiabile. Chi si è trovato nei pressi della centrale piazza della Repubblica, avvertiva qualcosa nell'aria. Giravano voci secondo cui, al calar del sole, sarebbe stato meglio tornare a casa, e in fretta, perché qualcosa di grave poteva accadere.

[…] Dice Tokayev: «Ad Almaty sono comparsi fanatici religiosi, criminali, banditi, predoni e hooligans che hanno agito come un commando. Moltissimi provenivano dall'estero, combattenti dall'Asia centrale, compreso l'Afghanistan, e dal Medio Oriente. L'obiettivo era minare l'ordine costituzionale e prendere il potere». E ancora: «Ora che abbiamo il quadro completo, posso affermare che tutti gli eventi sono correlati e sono parte di un unico piano distruttivo, la cui preparazione è durata nel tempo. Se un anno, due o tre, lo chiarirà l'indagine. In altre parole, è stato un tentativo di colpo di Stato». […]

gli arresti sono arrivati a 8mila, i feriti a più di 2mila, un centinaio quelli gravi, 164 le vittime tra rivoltosi, poliziotti e inermi cittadini. […] Solo ad Almaty la polizia ha scoperto sette depositi di armi. I banditi erano, nella lettura che ne fa il leader kazako, professionisti ben addestrati. […] Putin parla di «metodi in stile Maidan», con «forze distruttive, esterne e interne, che hanno approfittato della situazione». […]

Il presidente kazako tuttavia nulla dice del comportamento degli agenti schierati ad Almaty. Sorvola. Non offre nessuna spiegazione sul perché la città, come sostiene l'ala pacifica della rivolta, sia stata lasciata alla mercé dei violenti. Ne accenna alla clamorosa accusa mossa da Yermukhamet Yertysbayev, ex consigliere di Nazarbayev: 40 minuti prima dell'assalto venne dato ordine al cordone di sicurezza dell'aeroporto di tornare a casa. […]

Intorno alle 6 di quel pomeriggio Tokayev licenzia il capo dei servizi segreti (poi lo farà arrestare per alto tradimento) e rimuove l'ex presidente Nazarbayev dalla guida del Consiglio di sicurezza. Dichiara che è in corso un attacco terroristico e chiama in aiuto le truppe di Putin e degli alleati, attivando per la prima volta da quando esiste la clausola di difesa del Trattato collettivo. Alle 9 parla alla nazione. Rimangono però due domande per il regime kazako: perché, nelle ore cruciali, Almaty è rimasta indifesa? E da chi erano guidati i ribelli che l'hanno devastata?

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