Viktor Orbán costretto a piegarsi (dai mercati). Il dilemma dell'Unione Europea

Il Parlamento Europeo condanna l'Ungheria (Lega-Fdi hanno votato contro). Il braccio di ferro sullo stato di diritto tra l’Ue è arrivato a un momento decisivo

DAVID CARRETTA 16 SET 2022 ilfoglio.it  lett2'

Il Parlamento Europeo condanna l'Ungheria (Lega-Fdi hanno votato contro). Il braccio di ferro sullo stato di diritto tra l’Ue è arrivato a un momento decisivo. Il premier ungherese non può più permettersi spacconate a causa del “fattore esterno” che lo obbliga Orbán a rispettare gli standard europei: i mercati

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Giovedì il Parlamento europeo ha definito l’Ungheria di Viktor Orbán “un regime ibrido di autocrazia elettorale”. Domenica la Commissione di Ursula von der Leyen proporrà di sospendere una parte dei fondi comunitari a Budapest per violazioni dello stato di diritto, ed è bloccato anche il via libera al piano di Recovery ungherese. La prossima settimana il governo Orbán presenterà al Parlamento una proposta per istituire una nuova autorità indipendente per lottare contro la corruzione. In un’intervista al Financial Times, il ministro ungherese per gli Affari europei, Tibor Navracsics, ha detto che il suo governo è “aperto a tutte le opzioni” ed è disponibile a “negoziare” altre riforme con la Commissione, come la trasparenza degli appalti. Il braccio di ferro sullo stato di diritto tra l’Ue e Orbán è arrivato a un momento decisivo. Il premier ungherese non può più permettersi spacconate, ma non per le risoluzioni di condanna del Parlamento europeo.

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