Cina, Xi Jinping scarica Putin dopo il discorso? Un terremoto diplomatico

"Tutti gli sforzi per affrontare pacificamente la crisi ucraina dovrebbero essere sostenuti": lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin in conferenza stampa

21 settembre 2022 liberoquotidiano.it lettura 1’

"Tutti gli sforzi per affrontare pacificamente la crisi ucraina dovrebbero essere sostenuti": lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin in conferenza stampa. Pechino, insomma, interviene così in un momento delicatissimo della guerra. Solo pochi istanti fa, infatti, Vladimir Putin ha annunciato una mobilitazione parziale per affrontare il conflitto. A tal proposito qualche informazione in più è stata data dal presidente della Commissione Difesa della Duma, Andrey Kartapolov.

Kartapolov, in particolare, ha spiegato a Interfax che la mobilitazione parziale "aiuterà a formare diverse nuove unità, comprese alcune per proteggere il confine, allo scopo di creare profondità operativa". E ancora: "Abbiamo tre categorie di riservisti, la prima è composta da soldati, sergenti maggiori, ufficiali di mandato sotto i 35 anni e sottoufficiali sotto i 45 anni. Sembra che loro saranno convocati per primi".

Tornando alla Cina, Wenbin ha spiegato che la posizione di Pechino sulla guerra in Ucraina è stata "coerente e chiara" fin dall'inizio. Poi ha detto che "la sovranità e l'integrità territoriale di tutti i paesi dovrebbero essere rispettate e che gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni Unite dovrebbero essere rispettati". Infine ha aggiunto: "Le legittime preoccupazioni per la sicurezza di tutti i paesi dovrebbero essere prese sul serio". La Cina, insomma, sarebbe seriamente angosciata per le conseguenze del discorso dello zar. Di qui un invito al cessate il fuoco e a impegnarsi con il dialogo per arrivare a una soluzione pacifica.

Commenti   

#1 walter 2022-09-21 14:09
Putin, allarme del generale Margelletti: "Italiani, preparatevi"
Andrea Margelletti lancia un pesantissimo avvertimento. Il presidente russo Vladimir Putin è tutt'altro che debole. "Il rischio nucleare è reale e fortissimo, in questo momento serve una postura di totale rigore", spiega in una intervista all'agenzia di stampa LaPresse. Il presidente del Centro studi internazionali, commentando il discorso dello zar, parla di una "totale chiusura diplomatica" da parte di un leader che "è disposto a utilizzare qualsiasi strumento per il suo successo". Un'eventualità davanti alla quale, secondo Margelletti, il popolo italiano dovrebbe essere "maggiormente preparato, mentre questa cosa da noi non è percepita".

Rispetto ai numeri della mobilitazione parziale annunciata dal presidente russo Vladimir Putin nel conflitto in Ucraina, "300mila uomini può essere un valore corretto, ma volendo la Russia può attingere a numeri smisurati". Visto che, prosegue l'esperto, si tratta del "Paese più grande del mondo".

Per quanto riguarda i referendum per l'annessione alla Russia in programma in quattro regioni ucraine attualmente sotto il controllo di Mosca, sottolinea il presidente del Centro studi internazionali, essi sono parte di una più grande "operazione a cipolla dove si procede per strati". Questa consultazione, conclude l'analista, non può essere accettata dalla comunità internazionale perché "se facciamo passare il concetto che il più grosso può usare qualsiasi strumento nei confronti del più debole, allora sarebbe l'anarchia". Andrea Margelletti 21 settembre 2022 libero

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