1-L'incontro senza esiti. Trump incartato da Putin, il vertice in Alaska è un flop:

2-Le reazioni dopo il vertice in Alaska tra Trump e Putin

16.8. 2025 alle 09:14 Redazione ilriformista.i,  ilfoglio.it lettura3'

1-nessun cessate il fuoco in Ucraina. Zar riabilitato dal tycoon: “Russia grande potenza, Zelensky faccia accordo”

Redazione il riformista

Alla ricerca della pace e di notizie concrete dopo il summit show in Alaska tra Donald Trump e Vladimir Putin. Parole di circostanza dopo l’incontro sono state pronunciate telegraficamente dai due in una conferenza stampa durata poco più di 10 minuti. Un fatto insolito per il presidente americano, abituato a straparlare con i media, che esce sconfitto da un incontro “storico” con l’omologo russo, accolto con applausi e tappeto rosso dal “vicino” leader della Casa Bianca (l’Alaska è separata dalla Russa da pochi chilometri di mare), salito a bordo della “Bestia” americana, l’auto presidenziale, unico momento in cui ha avuto modo di parlare per pochi minuti con Trump senza staff.

Nessun accordo sulla fine della guerra in Ucraina, nessun annuncio roboante, solo parole positive dopo il bilaterale di Ferragosto nella base Joint Base Elmendorf-Richardson di Anchorage. Tre ore di summit tra i due presidenti, supportati da Marco Rubio, il segretario di Stato, e l’inviato speciale Steve Witkoff da una parte, mentre dall’altra c’erano il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov e il consigliere Yuri Ushakov.

“Non c’è accordo finché non c’è un accordo”, ha detto Trump, riferendo che, sebbene l’incontro sia stato “molto produttivo” e siano stati “molti” i punti sui quali i due  hanno concordato, ci sono ancora “un paio di grosse questioni” sulle quali rimangono differenze tra le due parti. Dal canto suo Putin ha parlato di colloqui “costruttivi” ma per risolvere la guerra in Ucraina occorre affrontarne le “cause profonde” e ristabilire un “giusto equilibrio di sicurezza in Europa e nel mondo”.

Nel corso della conferenza stampa Putin ha addirittura esortato Kiev e l’Europa a “non ostacolare” gli sforzi per la pace, senza essere interrotto e corretto da Trump. Il tycoon ha successivamente sentito il presidente ucraino Zelensky e i leader europei per informarli sull’esito di un vertice i cui contenuti e le eventuali intese restano top secret. “Next time in Moscow”, l’invito in inglese di Putin. “E’ interessante, potrebbe accadere”, ha replicato Trump.

Poi in una intervista rilasciata a Fox, Trump ha consigliato a Zelensky di “fare un accordo” con la Russia che è “una grande potenza”. “Stanno combattendo contro una grande macchina da guerra, e noi, credo, siamo vicini a un accordo, ma non mi piace dirlo. Lo dico sempre, se sono davvero vicino, dico 50-50, perché possono succedere tante cose. Ma credo che il presidente Putin vorrebbe risolvere il problema, ed era un problema che non sarebbe mai dovuto accadere”, ha dichiarato il leader della Casa Bianca. Trump ha affermato che il prossimo passo “tocca a Zelensky” e alle “nazioni europee” si è detto disponibile a partecipare a un incontro trilaterale con Zelensky, e Putin.

Per i media ucraini l’incontro in Alaska è stato “disgustoso, vergognoso e, in fin dei conti, inutile”. Kyiv Independent in un editoriale ha ricordato il trattamento con tutti gli onori riservato allo zar in contrasto con l’umiliazione riservata a Volodymyr Zelensky in febbraio alla Casa Bianca, dove andò in scena una lite in mondovisione nel corso della conferenza stampa,

2-Le reazioni dopo il vertice in Alaska tra Trump e Putin

16 ago 2025 ilfoglio.it  

      

Per i media ucraini l'incontro di Anchorage si è concluso con un fallimento americano: "Trump non ha ottenuto ciò che voleva". A Mosca soddisfatti dell'esito

Il vertice ad Anchorage, tra Donald Trump e Vladimir Putin, non ha sortito grandi effetti immediati sulla guerra in Ucraina. Quanto accaduto (o non accaduto) in Alaska è giunto in Ucraina e Russia, come era lecito attendersi, è stato letto in maniera diametralmente opposta a Kyiv e a Mosca.

Per il Kyiv Independent, il vertice è stato "disgustoso, vergognoso e, in fin dei conti, inutile", scrive il quotidiano in un editoriale che mette in comparazione il trattamento riservato a Vladimir Putin, a quello, umiliante, riservato a Volodymyr Zelensky a febbraio alla Casa Bianca. Per il Kyiv Independent, "Trump non ha ottenuto ciò che voleva. Putin? Lui certamente sì. Dal momento in cui è sceso dall'aereo sul suolo statunitense, il dittatore russo era raggiante. Non più un paria internazionale, stava finalmente ottenendo l'accettazione e il rispetto del leader del mondo libero. Il predecessore di Trump una volta aveva definito Putin 'un assassino'; Trump invece gli ha offerto un benvenuto da re. Trump ha accolto Putin con un tappeto rosso, calorose strette di mano, un sorvolo di bombardieri statunitensi e un giro in limousine sul sedile posteriore". Secondo il Kyiv Independent: "C'è una lezione che Trump non ha ancora imparato: il leader russo non fa accordi, ma prende. Prende ciò che gli viene offerto, e poi prende ancora, e continua a prendere finché non viene fermato con la forza. Questa è l'arte russa dell'accordo".

Se Kyiv critica, Mosca esulta. Su Telegram, la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, citata dalla Tass, ha affermato che "i media occidentali sono in uno stato di frenesia, che si sta trasformando in vera e propria follia: per tre anni hanno riferito che la Russia era isolata, e oggi hanno visto un tappeto rosso steso per accogliere il presidente russo negli Stati Uniti

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