Tradimento d’Eurabia

Wallström choc su Israele e Isis. “Ma i servigi al mondo islamico non salvano la Francia”. Parla Bat Ye’or

di Giulio Meotti | 17 Novembre 2015 ore 10:42

Roma. In gergo militare si chiama “blowback”. E’ il contraccolpo involontario di una determinata politica. Secondo Bat Ye’or, la storica e studiosa ginevrina che ha scoperto l’“Eurabia”, le stragi di Parigi sono come una vampata politica e ideologica di ritorno. Bat Ye’or ha scritto libri famosi, che ispirarono, fra gli altri, Oriana Fallaci. A lei si deve anche l’invenzione del termine “dhimmitudine”, la sottomissione dei cristiani ed ebrei nell’islam. “La Francia non avrebbe dovuto adottare la politica eurabica che sta distruggendo l’Europa”, dice al Foglio. “La Francia ha negato che la guerra arabo-islamica a Israele fosse jihad e terrore. L’antisionismo ha reso a lungo ciechi i francesi. Parigi avrebbe dovuto sostenere il diritto di Israele a esistere nella sua terra e incoraggiare un movimento antijihadista anziché la Fratellanza musulmana”. Ancora ieri invece il ministro degli Esteri svedese ed ex commissario Ue, Margot Wallström, si premurava di ricondurre la “radicalizzazione” degli attentatori a “situazioni come quella per cui i palestinesi vedono che per loro non c’è futuro”. Il governo israeliano ha rispedito al mittente il “commento ostile”. Per Bat Ye’or tutto si tiene, ma la sua prima riflessione è sullo choc provato per il massacro di Parigi: “Una gioventù spezzata sopprime la speranza, la gioia, i talenti non tornano più. E questa distruzione di preziosi esseri umani è perpetrata da barbari capaci solo di odio”. Allo stesso tempo la studiosa disprezza nel profondo la politica francese: “E’ quarant’anni che Parigi è alleata con i terroristi dell’Olp, che vogliono sradicare Israele. E’ la continuazione di Vichy. La Francia ha convinto gli altri paesi europei ad adottare questa politica”.

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Secondo Bat Ye’or, “la Francia non ha mai mostrato pietà per le vittime israeliane dei suoi alleati, i jihadisti palestinesi”. Anzi, Francia e Unione europea hanno ribaltato i ruoli di aggressore e di vittima: “I terroristi sono diventati vittime e gli israeliani aggrediti sono gli aggressori. Assieme alla Commissione Ue, la Francia ha aumentato i fondi per la propaganda razzista e odiosa contro Israele. I media europei non citano mai Israele fra i paesi attaccati dai terroristi perché i jihadisti palestinesi sono sostenuti dagli stati europei. Pretendendo di essere arbitro della giustizia, la Francia ha fissato i confini di Israele attorno a un ghetto e ha trasferito la storia e i diritti di Israele a un popolo arabo-musulmano che voleva distruggerlo”.

In questo contesto, l’Associazione parlamentare per la cooperazione euro-araba, una lobby europea, ha chiesto per prima nel suo journal “Eurabia” (luglio 1975) la stigmatizzazione dei prodotti israeliani provenienti dalla Giudea e Samaria. L’11 novembre la Commissione Ue ha adottato ufficialmente questa posizione, contro cui il Foglio ha lanciato un appello che ha già raccolto 2.500 firme. “Da allora, la Francia e i paesi membri della Ue hanno adottato riguardo a Israele una politica di apartheid. Israele ha sofferto così tanto per il jihadismo palestinese, ma nessun europeo, tranne un paio di eroi, ha avuto il coraggio di opporsi alla politica antisraeliana o ha manifestato empatia per un popolo continuamente aggredito dal terrore musulmano e dall’antisemitismo velenoso europeo. La guerra che la Francia e l’Europa hanno nascosto per decenni al fine di accusare Israele, una guerra che non hanno nemmeno il coraggio di chiamare con il suo nome, temendo di offendere i loro alleati musulmani, il jihad, adesso la colpisce. Perché a dispetto dei loro servigi verso il mondo arabo-musulmano, la Francia è nello stesso campo di Israele. Il terrorismo è soltanto una tattica del jihad che colpisce ogni non-musulmano. E la politica antisraeliana che hanno usato per proteggersi contro il terrorismo jihadista non li salva. Il jihad è una guerra che si rivolge contro tutti i non musulmani”.

 

Come si spiega che le élite francesi sono così islamofile? “La Francia è stata la fautrice dell’alleanza europea con il mondo musulmano. Tutte le élite politiche europee sono islamofile oggi, è lo stesso in Belgio, Inghilterra, Spagna, in Scandinavia, hanno fatto una serie di concessioni al fine di proteggersi dal terrorismo islamico”. Ma non c’è soltanto Israele nel tradimento della Francia. “La Francia ha abbandonato i cristiani dopo la Prima guerra mondiale, perché la priorità per i paesi europei coloniali era essere accettati dalla maggioranza musulmana. L’occidente ha rifiutato di riconoscere l’Armenia e un territorio assiro autonomo. Hanno detto ai cristiani che sarebbero stati al sicuro nella lotta per le cause arabe e musulmane e diventando più arabi degli stessi musulmani. Durante la guerra civile in Libano, la Francia si schierò con i palestinesi contro i cristiani. Con la radicalizzazione dei paesi musulmani, i cristiani tornano ora alla condizione di dhimmi prescritta dalla sharia”.

Bat Ye’or conclude su una nota tragica: “La pusillanimità francese ha creato questa situazione. Hanno offuscato il jihadismo consentendo che si sviluppasse contro le popolazioni cristiane all’interno dei paesi islamici. Il male che Parigi ha incoraggiato per distruggere Israele adesso si sta rivoltando contro i suoi stessi creatori”.

Categoria Estero

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