La Francia sta pagando l'isolamento nella Ue

Ognuno si regolerà in conformità alla propria situazione interna e parlamentare.

 di Domenico Cacopardo, Italia Oggi 19.11.2015

Commento.1

Sono passati sei giorni dall'eccidio di Parigi e il quadro internazionale è chiarito. La Francia non avrà armate tedesche e italiane da schierare sotto il suo comando nei deserti siro-iracheni, né flotte aeree che contribuiranno a bombardare i siti in possesso dell'Isis. Oltre alle belle parole, François Hollande otterrà un'assistenza i cui contorni, per il momento, sono indefiniti.

A questo punto non è chiaro in che cosa consisterà la guerra francese oltre all'intensificazione dei bombardamenti e a un'attività più attiva dei servizi di sicurezza di Parigi mai integrati con quelli delle altre nazioni dell'Unione. In qualche misura, i francesi scontano il loro isolazionismo comunitario, quello che li condusse a bocciare la Costituzione europea e a presentare continue dissociazioni rispetto al processo di integrazione.

Ognuno si regolerà in conformità alla propria situazione interna e parlamentare. Ho invidiato la Francia per la compattezza dimostrata in Parlamento in occasione del discorso di Hollande. Non solo tutti in piedi, ma tutti a cantare la Marsigliese. E ho pensato al parlamento italiano, luogo di distinguo e di sottodistinguo, di guerricciole e di gente senza spessore né carisma. Un parlamento in cui siedono legittimamente tanti scombinati che credono negli Ufo e nella regia americana degli attentati dell'11 settembre. Tutta gente che mai troverà lo forza di raddrizzare la propria spina dorsale in uno slancio di vero patriottismo.

Se mai dovesse accadere a Roma o ovunque nel nostro paese qualcosa di simile a ciò che s'è visto a Madrid, a Londra, a Parigi, per non parlare di Beirut e di Nairobi, ci troveremo ad assistere al solito spettacolaccio, quello che ogni giorno va in scena a palazzo Madama o a Montecitorio. Se una piccola lezione dobbiamo apprendere dai cugini francesi è proprio quella del sentimento della nazione. Eppure siamo passati attraverso prove e temperie che dovrebbero avere forgiato in noi quel sentimento, quelle ragioni dello stare insieme. È su di esse che dovremmo lavorare tutti, per ricostruire la dignità morale dello stato senza chiudere gli occhi, ma tenendoli bene aperti. Altrimenti, in ogni caso, avranno vinto i tagliagole interni e internazionali.

www.cacopardo.it

Commento

Dotto. La Francia fa tutto da sola, decide da sola. In nome della sua ex grandeur di De Gaulle. Per ritorsione a Parigi, bombarda l?Isis di inziativa. Conferma che l’Europa non c’è. Ieri ser a Virus abbiamo saputo che: il Belgio è cieco e non vede i terroristi al suo interno in cambio della non belligeranza interna; L’Isis ha 1500 autobotti per trasportare il greggio rubato ai pozzi e ora Putin ha ne ha distrutti 500 e le strade; ai giovani che si arruolano da1000/3000 dollari mese, l’appartamento e 4 donne. Il patrimonio dell’Isis è calcolato in 2.000 milairadi dollari. Riceve finanziamenti da stati arabi. L’ONU non sa tutto questo ?

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